Grande entusiasmo e affluenza di pubblico anche martedì al Planetario Pythagoras di Reggio Calabria per il "Superluna bis" organizzato dallo staff della professoressa Angela Misiano. Questa volta le condizioni meteo sono state più clementi rendendo possibile la piena osservazione del satellite in tutto il suo splendido fulgore. L'inizio non è stato dei migliori in quanto le nuvole hanno creato qualche problema di visibilità ma, una volta andate via, hanno svelato la Luna nella sua veste migliore e affascinante.

Superluna e non solo

A quel punto nel cortile del Planetario, tutti gli appassionati si sono avvicinati al telescopio appositamente preparato per ammirare lo spettacolo.

Ma la serata non si è conclusa con la vista della Superluna. Dopo il momento osservativo, infatti, c'è stato spazio per un'altra apprezzata "seduta" con il proiettore digitale fish-eye del Planetario, che utilizza un obiettivo fotografico capace di abbracciare un campo visivo di 180 gradi, proiettandolo come una vera e propria immagine circolare. In particolare, sono stati effettuati due turni e il numeroso pubblico è rimasto incantato dalle immagini e i video riflessi sulla cupola. Infine i ragazzi del Planetario hanno mostrato nuovamente il Cielo illustrando le caratteristiche e le funzioni della Luna, essendo ovviamente la serata a lei dedicata.

L'emozione del cielo stellato

L'osservazione del cielo risale alla notte dei tempi nella storia dell'uomo ed ha sempre suscitato fascino e mistero.

Pensare, infatti, alla volta celeste come a quell'immenso "materiale spaziale" oltre il nostro naso che è l'universo, è un'idea che rilassa e che, allo stesso tempo, fa correre la mente lontana catapultandola su una dimensione appena percettibile al cervello umano, interamente dedicato alle vicende che ogni giorno lo impegnano sul nostro pianeta.

Ci regala, quindi, quell'irrinunciabile e benefico senso di evasione dalla quotidianità, spesso tumultuosa, tramite il quale è possibile esplorare l'ignoto, che da una parte incute soggezione ma dall'altra genera spontaneamente tanta fame di scoperta e di conoscenza.