Chernobyl, il sito emblema delle conseguenze di un disastro ambientale derivante dalla produzione di energia nucleare, è pronto ad una vera e propria svolta verso la green economy. Investitori cinesi hanno presentato un progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di energia rinnovabile con pannelli fotovoltaici, sarà posizionato sul luogo dello scoppio del reattore nucleare avvenuto il 26 aprile 1986.
Tempio dell'energia pulita
Ciò che avvenne all'1.23 del 26 aprile 1986 sconvolse l'Europa e il mondo intero, dimostrò tutti i limiti e la pericolosità della produzione di energia elettrica da fonte nucleare.
L'esplosione del reattore n. 4 dell'impianto di Chernobyl fu classificato con il livello 7, il massimo della scala di pericolosità e la nube tossica sprigionata coinvolse tutti i paesi dell'Europa causando un numero ancora non specificato di vittime e ammalati di tumore. Come riportato dal Corriere della Sera il Ministro dell'energia ucraino Ostap Semerak ha confermato la volontà del governo di Kiev di procedere con l'installazione di un impianto di produzione di energia elettrica attraverso pannelli fotovoltaici che copriranno un'area di 2500 ettari, in particolare a 10 km dalla zona ancora "off limits" dove sorgeva il reattore n.4.
Finanziamenti dalla Cina
L'investimento sarà sostenuto per la maggior parte da finanziatori cinesi, due compagnie di Pechino già operanti nell'area per i lavori di smantellamento dell'impianto nucleare sono pronte a impegnare 1 miliardo di dollari nel progetto.
La centrale solare a pannelli fotovoltaici in pieno regime di produzione arriverà a garantire 1500 gigawatt di energia verde all'anno. Il progetto sarà solo all'inizio poiché l'intera area una volta bonificata completamente ha un potenziale di 30 km di raggio. La Cina è pronta a riversare in Europa fondi per la realizzazione di siti per la produzione di energia pulita, dai pannelli solari alle turbine per sfruttare l'energia eolica e delle maree, la corsa verso il cambiamento è iniziata e pare già avere uno stato leader.