Per la gioia di tutti i bambini e non solo, l’Epifania è stata all'insegna del gelo e della neve, particolarmente colpite, sono state le regioni meridionali, tra le quali figura la puglia, dove il Salento, conosciuto per principalmente per il sole e il mare, non assisteva a una nevica di tali proporzioni dal 1987. Questo repentino crollo delle temperature che ha visto coinvolte regioni come la Puglia, Molise, Marche, Abruzzo e il nord della Sicilia, ha raggiunto il suo picco massimo proprio il giorno dell'Epifania. Questo crollo termico, con conseguenti nevicate e disagi per la viabilità e non solo, è dovuto a un'ondata di aria artica che ha determinato un netto calo delle temperature sul versante est della penisola, dove si è registrata una temperatura di -14/-15 gradi a 1400/1500 metri sul livello del mare, stessa identica situazione a quote decisamente più basse, dove il termometro scenderà a -8/ -9 gradi.
I principali effetti di queste nevicate, che si sono protrarre oltre il 6 gennaio, riguardano accumuli consistenti, che vanno oltre gli 80 cm, tutto questo è avvenuto sui rilievi abruzzesi, su quelli delle Marche sud occidentale e anche sul Gargano e sul Potentino. Tuttavia, secondo gli ultimi aggiornamenti meteorologici, quest’ondata di freddo non è terminata, bensì una nuova perturbazione sta per colpire nuovamente la nostra penisola.
La nuova ondata di gelo
È previsto solamente un breve intermezzo di tregua, che riporterà le temperature decisamente verso una media più stagionale, tuttavia la fase che va dal 14 al 22 gennaio sarà decisamente sotto il segno del freddo. Questo perché il getto in quota, farà convogliare l'aria fredda nuovamente verso il centro del nostro bacino, pertanto avremo un nuovo profondo minimo depressionario sull'Italia, in evoluzione dalle regioni centrali verso quelle meridionali della nostra penisola.
Pertanto gli abitanti delle regioni colpite, farebbero bene ad attrezzarsi per la prossima ondata di freddo, senza farsi cogliere di sorpresa com'è avvenuto per il giorno dell’Epifania. Se vuoi essere sempre aggiornato sulle condizioni meteo del nostro paese, clicca sul riquadro segui sopra l'articolo e condividi.