Ormai consolidato il savoir faire dei torinesi nella green economy con il riconoscimento internazionale del Parco del Po e della collina di Superga come biosfera patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco.

Non sono da meno gli architetti specializzati nell’Arte dei giardini storici, come dimostra, verso Cuneo, la rigogliosa edizione di Messer Tulipano nello storico castello di Pralormo, con quindicimila fiori e un viale di giovani ciliegi giapponesi, da aprile a maggio.

Le temperature si sono notevolmente alzate e anche i giardini della Reggia di Venaria, verso Milano, hanno già salutato domenica scorsa la primavera con la Serenata di Richard Strauss che in Cina avrebbero censurato.

Qui ha debuttato lo scorso anno la nuova figura professionale del giardiniere d’arte, sotto la sapiente guida dell'architetto dal pollice verde, Paolo Pejrone.

Le costruzioni

Ed un giovane torinese è l’architetto che ha progettato il Padiglione Italia per l'undicesimo International Garden Expo che da settembre porta a Zhengzhou, in Cina, dove sono previsti 10 milioni di turisti e oltre 300 media. Si chiama Fabrizio Fragomeli e ha 37 anni.

Ha incominciato a lavorarci prima che il Po e la collina venissero dichiarati biosfera, perché facilitano la vita circostante e ora ne sta venendo a capo. Si tratta di una superficie di 300 metri quadri e rimanda a una farfalla come quelle che a Roma danno il benvenuto alla primavera

L’insetto ha ali variopinte e le spalanca sopra un giardino come per appoggiarsi a terra.

L'architetto si è ispirato dunque alla natura come lo stilista al castello di Pralormo, Walter Dang, con i suoi abiti a mo’ di tronco di alberi e linee di accessori a forma di tulipano.

L'Esposizione cinese avrà come filo conduttore lo sviluppo sostenibile. Al termine dell'International Garden Expo, l'area diventerà un Parco Esposizione aperto e visitabile da tutti.

Oltre al progetto del Padiglione Italia, un altro lavoro di Fragomeli ha conquistato l'Oriente. E' un albergo in un grattacielo che raffigura un fiore di calla che sboccia. Forse sarà in mostra all'interno del Parco delle Eccellenze italiane a Hangzhou, in Cina.

I progetti

Come gli architetti anche i carrozzieri da Torino si spostano in Oriente.

A Dubai, capitale degli Emirati Arabi Uniti, da un anno in joint venture con il Kerala in India del Sud per progetti di mobilita ecosostenibile, lo storico marchio italiano Pininfarina ha lanciato un primo progetto di larga scala.

Dopo aver realizzato con la Fittipaldi Motors l'hypercar Ef7 Vision, presentata al Salone di Ginevra, propone, anche in vista del prossimo Salone dell’Auto di Torino dedicato al design e allo Stile, una ristrutturazione degli interni del centro di innovazione di Sustainable City.

Dubai è già stata riconosciuta come la città più sostenibile tra Medio Oriente e Nord Africa. Si vive green con un lavoro, un'istruzione e una ricreazione smart. Come in altre metropoli c’è ancora molto da fare, in particolare nell'architettura privata e negli uffici.

Così, sabato, alla quattordicesima assemblea generale annuale dell'ufficio industria e commercio italiano negli Emirati Arabi, il presidente Paolo Pininfarina, è stato eletto nel Consiglio d'amministrazione della Camera di commercio italiana a Dubai.

"Non vediamo l'ora - ha detto lo stesso Pininfarina - di dare un contributo duraturo all'architettura e al design della regione, annunciando nuovi importanti progetti nei prossimi mesi. Il clou del nostro lavoro sarà nel campo dell'architettura: dare movimento e dinamismo agli edifici".