La stella Proxima Centauri è la più vicina al Sole ed il suo sistema comprende un pianeta che forse presenta le condizioni ottimali per la vita. La simulazione dell'atmosfera di Proxima b, questo è il suo nome, possibile grazie ad un modello su cui si basa lo studio meteorologo terrestre, mostrerebbe delle affinità con la nostra. La ricerca è stata ideata dall'Università inglese di Exerer e i risultati pubblicati su Astronomy & Astrophyics.In parole povere gli scienziati hanno esplorato in modo virtuale l'atmosfera del pianeta. Proxima b è stato scoperto nel 2016 ed ha una massa rocciosa che rende la sua struttura simile a quella terrestre.

Un pianeta non ostile alla vita

Inoltre la sua distanza dalla stella Proxima Centauri è quella ottimale perchè sula superficie dell pianeta si possa trovare presenza di acqua allo stato liquido. La presenza di acqua in forma liquida sulla superficie dipende dalla quantità di radiazioni stellari. Da qui la probabilità che il pianeta possegga un'atmosfera simile alla nostra. Il pianeta dista dalla Terra 4,2 anni luce, che è una piccolissima distanza se confrontata a quelle di altri pianeti con caratteristiche simili. Solo i dati raccolti dai telescopi che studiano le variazioni atmosferiche potranno fornirci ulteriori certezze; per ora si può fare affidamento sul modello meteorologico con il quale studiamo la nostra atmosfera, il Met Office Unified Model.

Lo studio si è basato su 2 ipotesi: la prima che l'atmosfera di Proxima b avesse una composizione affine a quella terrestre; la seconda proponeva un'atmosfera più semplice, caratterizzata dalla presenza di azoto e da tracce di anidride carbonica.

Le 2 ipotesi sono frutto di simulazioni che sono state prodotte studiando le di diverse configurazioni orbitali del pianeta, e dimostrano che Proxima b abbia le caratteristiche per essere abitabile dal momento che avrebbe un clima stabile.

Il team di astrofisici frena però l'entusiasmo: il coordinatore della ricerca, Ian Boutle, spiega che i dati raccolti sono preliminari e che è ancora prematuro arrivare a delle conclusioni.

Proxima b e gli esopianeti

Non conosce sosta la ricerca di un mondo alieno potenzialmente abitabile, un esopianeta, come viene denominato un pianeta che non appartiene al nostro sistema solare.

La scoperta di Proxima b è recentissima risale solo allo scorso agosto, e la sua importanza è data dalla distanza relativamente piccola dalla Terra,solo 4,2 anni luce. Gli esopianeti orbitano attorno a stelle diverse dal Sole e ad oggi ne conosciamo ben 3.608 appartenenti a 2.701 sistemi planetari diversi. Inoltre ci sono ancora 2.410 pianeti "candidati" e 210 in attesa di conferma. L'esopianeta numero 1000 è stato scoperto il 22 ottobre 2013 dal progetto SuperWasp. Scoprire questi esopianeti oggi è più facile poichè ci si avvale di metodi di osservazione indiretta e non più con il solo telescopio. Sono 6 i metodi più usati di osservazione indiretta e sono: il metodo delle Velocità radial, l'Astrometria, il metodo delle variazioni degli intervalli di emissioni di una Pulsar, Il metodo del transito, la microlente gravitazionale e i dischi circumstellari e protoplanetari.