In America, lo Stato di diritto sembrerebbe essere sotto attacco. Non lo pensano solamente le solite cassandre, o coloro che non esitano a paragonare qualunque nuovo fenomeno politico all'ascesa di Hitler. Ne sono convinti anche molti ecologisti e alcuni magistrati elettivi di estrazione democratica.
Trump contro lo Stato di diritto?
Nell'articolo del New York Times del 4 ottobre 2017 intitolato Undermining the Rule of Law at the E.P.A (compromettere lo Stato di diritto all'Ente Ambientale Americano), David M. Uhlmann riferisce di migliaia di cause intentate da gruppi ecologisti e procuratori democratici per cercare di far sancire dai tribunali dello Stato che Trump è un pericolo per l'ambiente.
La questione è delicata e controversa, ma a molti non sfugge il fatto che nel rapporto dell'amministrazione Trump sull'ambiente manca del tutto la parola "cambiamento climatico". Eppure, la lotta contro l'inquinamento dell'aria e dell'acqua e contro il climate change che minaccia milioni di persone di sfollamento - non solo nei Pasi poveri, si parla di 13 milioni di persone che potrebbero essere costrette a migrare nei prossimi anni all'interno degli USA - era diventata un capisaldo anche legale con Obama.
Il pericolo di ignorare il climate change
Per questo, non si tratta solo di ideologia quando Trump ignora i segnali di pericolo ecologico. Si tratta, invece - almeno secondo l'autore di questo articolo - di violazioni di leggi precise che sono in vigore, nonostante non piacciano all'attuale inquilino della Casa Bianca.
Ad esempio, la legge prevede che l'Agenzia Ambientale Americana rifonda ai contribuenti i costi delle cause contro aziende inquinanti. Progetti invasivi dell'ambiente, soprattutto in ambito petroliero e carbonifero, erano stati combattuti così. Ma da oggi l'EPA (questo l'acronimo dell'agenzia), per volontà di Trump, non rimborsa più le spese legali alle persone e alle città colpite dall'inquinamento.
I costi ambientali, sociali ed economici delle nuove politiche dell'EPA americana
La questione, oltre ad avere dei costi ingenti, comporta anche un conflitto tra l'EPA e il Dipartimento della Giustizia USA. Come dire, qualcosa forse sta traballando anche nella stessa macchina dell'amministrazione americana.
Per questo, sempre più gruppi ambientalisti e città o enti giurisdizionali cittadini, soprattutto ovviamente guidati da personalità elette in campo democratico, sono sul piede di guerra contro l'amministrazione Trump.
Perché l'EPA deve continuare a sostenere le spese legali delle cause per inquinamento
L'oggetto del contendere potrebbe estendersi ai contenziosi sulle emissioni della Volkswagen o altre celebri cause. Inoltre, potrebbe innescare proteste negli ambienti più esposti all'inquinamento, come le popolazioni affacciate sul Golfo del Messico. In un clima di grave conflittualità sociale come quello che c'è oggi negli Stati Uniti, le conseguenze potrebbero essere imprevedibili.
E non è neanche un confronto tra ricchi e poveri quello che c'è in ballo. A fare causa a Trump potrebbero essere spinte anche tutte le imprese che operano eticamente in campo energetico e ambientale. La partita è aperta. Il ruolo dell'EPA, però, dovrebbe comunque essere in qualche modo preservato, per ragioni di equità sociale e diritto alla salute delle popolazioni.