Entrerà in vigore il 9 luglio prossimo la nuova direttiva 2018/844/UE. L'Italia e gli Stati membri avranno tempo 20 mesi, fino al 10 marzo 2020, per recepirla nel proprio ordinamento legislativo. La Commissione Europea stima che la nuova direttiva ha un enorme potenziale e un ambizioso obiettivo che va di pari passo con l'accordo politico preso nei giorni scorsi di raggiungere entro il 2030 il target del 32% in produzione di energia rinnovabile.
Cosa impone la nuova direttiva
La nuova direttiva 2018/844/UE rielabora ed aggiorna le direttive 2010/31/UE e 2012/27/UE.
Gli Stati membri dell'Unione europea sono chiamati a conformarsi alla direttiva entro il 10 marzo 2020 al fine di raggiungere, attraverso la revisione di nuovi progetti o ristrutturazioni nel reparto immobiliare, migliori prestazioni ad alta efficienza energetica entro il 2050, con interventi mirati a ridurre il consumo di energia associata al normale uso degli edifici.
Ambizioni dell'Unione per nuovi edifici e ristrutturazioni
I Paesi europei sono dunque chiamati ad elaborare una strategia a lungo termine che soddisfi le ambizioni dettate nella nuova direttiva dell'Unione con l'obiettivo di migliorare l'efficienza energetica degli edifici di ogni tipologia, sia per quanto riguarda le nuove costruzioni che per gli immobili da ristrutturare.
I punti chiave contenuti nel testo della direttiva sono i seguenti:
- dare una risposta finanziaria economicamente fattibile per promuovere costruzioni e ristrutturazioni tenendo conto anche degli aspetti tecnici e ambientali promuovendo l'utilizzo di energie rinnovabili;
- migliorare e intensificare i controlli degli impianti di riscaldamento e impianti di condizionamento d'aria e degli impianti di ventilazione, ove possibile anche con sistemi di automazione e controllo elettronico al fine di verificarne la prestazione effettiva;
- introdurre un indicatore che misuri la predisposizione dell'edificio all'intelligenza, ossia alla capacità di utilizzare la tecnologia per adattare i consumi energetici alle reali necessità delle persone che vi dimorano;
- promuovere l'utilizzo dei veicoli elettrici con il sostegno di regolamenti edilizi che semplifichino la realizzazione di apposite infrastrutture di ricarica.
Attraverso lo sviluppo di questi target si punta ad abbattere entro il 2050 buona parte delle emissioni di gas serra in una percentuale che va dall'80% al 95% rispetto agli anni '90.