Grande entusiasmo da entrambi i fronti per il raggiunto accordo tra Coldiretti e Philip Morris a Cernobbio, un accordo finalizzato in occasione del Forum Internazionale dell'agricoltura e l'alimentazione. L'Italia continuerà ad avere un ruolo da leader nella coltivazione e produzione di tabacco, grazie anche al sostegno di Coldiretti. L'accordo si pone molti obiettivi, tra questi anche la creazione di prodotti ricavati dal tabacco che non faranno più fumo. Coldiretti e Philip Morris hanno un piano d'azione che potrà estendersi fino al 2024, come si rileva dalle parole dell'amministratore delegato Philip Morris Italia Marco Hannappell e dal presidente Coldiretti Ettore Prandini
Un ruolo da leader per l'Italia
L'Italia riveste un ruolo leader in Europa nella produzione di tabacco.
Solo la Philiph Morris consta di cinquantamila membri tra produttori e trasformatori e conta nella sua filiera (italiana) ben mille coltivatori. La stessa Philip Morris si sta immettendo in un progetto che comprende un valore d'investimento pari a cinquecento milioni di euro, un piano d'azione che si estenderà in un arco di tempo che va dal 2019 al 20123. Un progetto, quello della Philip Morris, che trova la collaborazione di Coldiretti, grazie a un accordo cominciato con un verbale d'intesa siglato lo scorso marzo. L' accordo sarà in vigore fino al 2020, ma potrà anche prorogarsi fino al 2023/2024. Il sostegno di Coldiretti alla Philip Morris Italia, assegna (e conferma) a quest'ultima il ruolo di leader nel settore produttivo del tabacco italiano.
Una produzione che si svolge perlopiù in quattro regioni: Campania, Veneto, Umbria e Toscana.
Stabilità per il futuro e nuovi prodotti di tabacco che non faranno fumo
Ettore Prandini (presidente della Coldiretti), pone l'accento sull'importanza dell'accordo, un accordo che garantirà un futuro stabile per i lavoratori impiegati nel settore: "Un’intesa importante per garantire stabilità e futuro al lavoro degli agricoltori impegnati in una coltivazione profondamente radicata in molti territori".
Inoltre, il presidente fa notare che la penisola italica ospita ben 16000 ettari destinati alla coltivazione di tabacco, una coltivazione che corrisponde a 1/4 della produzione europea: "Un settore importante per l’economia e l’occupazione in Italia che è il primo produttore di tabacco dell’Unione Europea". Il nostro paese detiene, infatti, più di 1/4 della produzione totale di tabacco in Europa, una produzione che si estende su 16.000 ettari di terreno italiano.
Lo stesso entusiasmo del presidente Prandini, sembra riscontrarsi nelle parole pronunciate da Marco Hannappel (amministratore delegato di Philip Morris Italia). Hannapel fa notare come l'accordo con Coldiretti segnerà un percorso vantaggioso anche per le tantissime, centinaia, di medie imprese italiane che vengono rappresentate da Coldiretti. L'amministratore, per il futuro, traccia un quadro in cui l'azienda punterà a prodotti di tabacco privi di fumo.
Il piano d'azione
L'intesa tra il colosso del tabacco e la più grande associazione che si occupa dell'agricoltura italiana punta a ridurre i costi di produzione, a sviluppare un modo per aggiungere valore al reddito dei coltivatori, a tenere alti i livelli di occupazione nel comparto, punta all'innovazione e alla sostenibilità della filiera agricola italiana.
Un progetto che potrà realizzarsi attraverso risparmio di energia, attraverso una maggiore attenzione nel dosaggio dell'acqua destinata alla coltivazione e attraverso modalità di produzione che punteranno sull'energia rinnovabile, per alimentare i forni necessari a far seccare il tabacco, così da abbassare le emissioni di anidride carbonica.