In questa estate 2022 è attiva una campagna promossa da Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) insieme al CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) volta a informare i cittadini su alcune specie di pesci alieni invasivi di origine tropicale, che sono nocive per l'uomo.

Le quattro specie cui porre attenzione sono: il pesce scorpione, il pesce palla maculato, il pesce coniglio scuro e il pesce coniglio striato. Le autorità mettono a disposizione un numero Whatsapp dedicato affinché coloro che avvistano questi pesci forniscano le opportune segnalazioni.

Si tratta infatti di specie dannose per la salute, che si stanno progressivamente diffondendo nei mari italiani.

Pesce scorpione e pesce palla maculato

Il pesce scorpione è una delle specie ritenute maggiormente invasive. Ha colonizzato vaste aree anche lungo le coste atlantiche occidentali. Le sue punture sono dolorosissime, ed inocula una tossina che agisce sulla trasmissione neuromuscolare. Il suo aspetto è particolare, i suoi colori sfumati di rosso e marrone lo rendono singolare ed attraente e ciò può indurre alcuni a cercare di avvicinarlo.

Il pesce palla maculato presenta il dorso argentato con macchie scure, ed i suoi morsi sono altamente dolorosi a causa della dentatura possente. A differenza del pesce scorpione non è commestibile, dato che la sua tossina è fortemente neurotossica anche dopo la cottura.

I pesci coniglio

La campagna estiva del CNR invita a fare attenzione altresì a due specie di pesci coniglio: quello scuro e quello striato. Sono entrambe erbivore e molto invasive, ed entrambe commestibili. Tuttavia, le loro spine causano punture dolorose, anche dopo la morte dell'animale.

Come bisogna comportarsi

Pescatori, subacquei, amanti di fotografia marina sono ovviamente le categorie più a rischio di incontrare tali specie di pesci.

Tuttavia, anche diportisti e semplici bagnanti è opportuno che facciano attenzione per evitare incontri quanto meno spiacevoli. La campagna estiva del CNR è patrocinata dal Ministero della Salute, delle Politiche Agricole nonché dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto.

Coloro che osservino, o catturino, o anche abbiano semplici dubbi circa la presenza di tali pesci nelle acque italiane sono invitati a fotografarli, inviando poi foto e localizzazione precisa a un numero Whatsapp 3204365210, messo appositamente a disposizione.

Ovviamente arriva anche l'indicazione di evitare qualsiasi contatto ravvicinato.

Un segnale da non trascurare

La presenza di specie marine aliene, come per altre specie animali, può essere legata al sempre maggior incremento di viaggi, sia turistici sia commerciali. L'attecchimento e il diffondersi di tali specie sono tuttavia legati anche a cambiamenti nell'ecosistema, e come tali costituiscono un segnale da non sottovalutare.