Scorrendo il touch screen, dopo che il nostro smartphone o tablet ha letto il Qr code, si possono consultare le varie proposte, ma soprattutto ottenere uno sconto sulla propria assicurazione. Come è saltata fuori questa idea del Qr Code? Semplicemente dall'idea pubblicitaria relativa al whisky scozzese Johnny Walker's, che un paio di anni fa per la festa del papà, ha proposto la sua tradizionale bevanda con una bottiglia a cui veniva abbinato un Qr code. L'idea fortunata è poi passata dalla pubblicità del whisky anche ad altri utilizzi di questo codice, come ad esempio il sistema anti contraffazione da parte del cliente che, inquadrando il codice a barre sul proprio smartphone, potrà accertarsi se il prodotto sia stato contraffatto o meno.
Il Qr usato da Ben Assicura
Il Qr è un codice a barre bidimensionale creato nella prima metà degli anni Novanta in Giappone, al fine di rendere tracciabili i prodotti Toyota. Da questa idea sono uscite sul mercato le etichette "intelligenti" che oggi possono essere lette anche da cellulari e smartphone. Il QR code ha una capienza di dati immensa, che va da un massimo di 4.296 caratteri alfanumerici a 7.089 caratteri numerici; funziona anche se in parte danneggiato con un'applicazione che recupera i dati persi. L'applicazione per la lettura del codice può essere scaricata tra le App, con l'uso codice la navigazione è più veloce e riporta alla pagina della Ben in questo caso immediatamente.
A Milano la Ben ha affisso un grande cartellone con un enorme QR Code, con l'uso di questo codice tramite smartphone si possono consultare con facilità le pagine on line dedicate alle polizze Ben, l'idea innovativa è una miscela di vecchio e nuovo, la tradizione pubblicità con mega si affianca con il QR code usato nel mondo digitale di cui l'assicurazione Ben è l'emblema in ambito assicurativo.