Un altro fatto di cronaca che, purtroppo, coinvolge nuovamente la vita scolastica. Questa volta la vicenda è accaduta in Puglia, precisamente all'Istituto tecnico 'M. Panetti' di Bari: quattro giovani, dall'apparente età di 20 anni, hanno fatto irruzione nella struttura senza che ne avessero ricevuto autorizzazione. I bidelli hanno cercato invano di bloccare i ragazzi che, nella giornata di ieri, venerdì 17 febbraio, intorno alle ore 13, sono entrati nell'edificio con cattivi propositi.

Ultime news scuola, sabato 18 febbraio 2017: vicepreside preso a calci e pugni da 4 giovani

Ancora non sono chiari i motivi che hanno spinto i giovani a fare irruzione nella Scuola superiore, urlando a gran voce e attirando, naturalmente, l'attenzione del personale scolastico. Il vicepreside dell'Istituto 'Panetti' è stato tra i primi ad intervenire per cercare di convincere quei giovani ad uscire dalla scuola: uno di questi, purtroppo, ha risposto con la forza aggredendo il vicepreside con pugni e calci indirizzati al viso.

Una scena tanto vergognosa quanto cruenta a cui ha assistito anche un docente che, per lo spavento, ha accusato un malore: anche un'altra professoressa è stata spintonata dai quattro delinquenti e gettata a terra.

I giovani si sono, poi, diretti verso il bar dell'istituto, portando via alcuni alimenti per poi prendere la via di fuga.

Aggressione a vicepreside: Digos indaga sul movente

Prontamente, è stato chiesto l'intervento di un'ambulanza del 118 che ha prestato soccorso ai feriti. Naturalmente, sono intervenute anche le forze dell'ordine che si occuperanno di ricostruire, nelle prossime ore, la dinamica del vergognoso episodio, avvalendosi delle registrazioni effettuate dalle videocamere di sorveglianza: secondo i primi accertamenti effettuati, i quattro giovani non avrebbero mai frequentato l'Istituto 'Panetti'.

Un docente, commentando l'episodio, sottolinea come la scuola debba restare un luogo di pace e come non sia giusto doversi attrezzare per difendersi da atti malavitosi: 'Siamo tutti spaventati, studenti compresi - ha aggiunto il professore - non sappiamo perchè abbiano compiuto quel gesto'.