Al via i preparativi per la riuscita di questa ricorrenza annuale con una variante al tema. Si, perchè Gigia Bucci, Segretario Generale della CGIL Bari non lascia nulla di intentato e sceglie come luogo di assembramento Piazza Chiurlia, luogo in cui nel 1922 proprio in leader sindacalista Giuseppe Di Vittorio difese a spada tratta La Camera del Lavoro dall'assedio delle truppe fasciste. Gigia Bucci rivela in una intervista rilasciata alla Gazzetta del Mezzogiorno di Bari di aver ereditato lo scettro della conduzione della Segreteria con i suoi oneri ed onori e soprattutto con la consapevolezza di rinunciare ai suoi 30 anni in virtù di un impegno preso nei confronti non solo dei lavoratori, della gente comune, degli operai, gente di mare, ed intellettuali che si sono affidati nelle sue mani ma anche delle loro famiglie in un contesto storico, economico e politico in cui evidentemente la parola d' ordine consolidata è precarietà.
Giuseppe Di Vittorio: la rivisitazione del Piano del lavoro in chiave moderna
Rilanciare la lungimiranza di Di Vittorio nel nostro tempo ripartendo proprio dalle fondamenta del Piano di Lavoro e rivalutando i Diritti del Lavoratore in chiave moderna.
L'analisi non può che partire dagli avvenimenti che sono sempre più agli onori della cronaca in una logica che vede al centro dell' attenzione il lavoro e non il lavoratore.
E qui l'esempio che cita Gigia Bucci senza remora di sorta è alle aperture straordinarie indiscriminate degli ipermercati nelle festività in cui spesso non si riconoscono giusti ricompensi economici aggiuntivi ai lavoratori in barba alla tanta auspicata "aggregazione familiare" sostenuta fortemente anche e non ultime dalle realtà religiose; da sempre ci si batte per il riconoscimento delle giornate festive nel rispetto dei valori familiari ed è pertanto sacrosanto celebrare il diritto di riposo lavorativo compensativo.
Nell'onorare la flessibilità degli orari lavorativi si è persa di vista l' importanza di questi valori.
In questo momento la chiave di risoluzione è da ricercarsi nella costruzione di un dialogo a tre che vedrebbe protagonisti imprenditori, lavoratori e parte politica impegnati consapevolmente nel dirimere una controversia annosa, la conciliazione del tempo libero e del lavoro; come fare a dare la possibilità a chi lavora sei giorni su sette di far compere il giorno festivo della domenica senza ledere gli interessi e la vita sociale di chi evidentemente sta dall'altra parte e non per scelta.
Ci si auspica che non resti una chimera l'idea di sovvertire radicalmente il significato del Lavoro, valorizzandolo ogni giorno nel rispetto di un motto di vita che ci appartiene: lavorare per vivere e giammai vivere per lavorare e che soprattutto lo si faccia in virtù di una regolamentazione a tutela degli onesti, degli indifesi, del lavoratori e di chi ha tanta voglia di vivere in un contesto sociale degno del ricordo di colui che ha dato la vita perché accadesse.
L' appuntamento dunque è per il primo maggio a Bari in Piazza Chiurlia alle ore 11.00; si parte con la reading della Carta dei Diritti Universali del Lavoro, con i saluti e la partecipazione dell' Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco antonio de caro e chiude i lavori con i saluti il Segretario Gigia Bucci.