Mentre ci prepariamo al turno infrasettimanale, con la Juventus in testa solitaria alla classifica, i dati elaborati dalla società Leanus ci permettono di stilare un’altra classifica: quella dei bilanci 2011/2012.

Gli analisti della società hanno diviso la serie A in quatto gruppi, in funzione delle seguenti definizioni:

  • Star: crescita sostenuta e ottima solidità economico-patrimoniale
  • Stabile: crescita modesta o negativa e ottima solidità economico-patrimoniale
  • Runners: crescita sostenuta e ridotta o pessima solidità
  • Stuck: crescita modesta o negativa o pessima solidità

La classifica che ne esce non è molto lusinghiera per i nostri club, con metà dei club che non superano l’esame.

Al primo gruppo, infatti, appartiene il solo Napoli, ed al secondo (ancora solitario) il Siena, i runners sono 8 (Bologna, Catania, Milan, Palermo, Genoa, Pescara, Lazio, Udinese) e l’altra metà della serie A appartiene  all’ultimo gruppo (Atalanta, Juventus, Cagliari, Parma, Chievo, Roma, Fiorentina, Sampdoria, Inter, Torino).

Per stilare questa griglia, sono stati incrociati due indicatori:

  • L’andamento del fatturato rispetto alla stagione precedente 
  • Un indice di solidità economico-patrimoniale (Leanus Score).

Quindi, applicando questa metodica al calcio di Serie A,  emerge come il Napoli sia la sola società a crescere, grazie anche ad un +17% di ricavi nel 2011 rispetto al 2010.

La questione assume un interesse nuovo, se pensiamo che le squadre della massima serie hanno un valore complessivo di 1,6 miliardi di euro, ed hanno accumulato nel 2011 una perdita netta di 285 milioni di €.

Questo significa che nonostante l’adeguamento al fair play finanziario, il mondo del calcio non si regge in piedi se non attraverso iniezioni di capitale da parte degli azionisti, ed il finanziamento di terzi.