Quella che doveva essere una domenica di festa, si trasforma in una tragedia. Come da tradizione, ogni prima domenica del mese di maggio, il santo patrono di Portici (cittadina nel napoletano), San Ciro, è portato in processione dai fedeli, mentre dall'alto, affacciati da balconi e finestre gli abitanti accolgono il suo passaggio con il lancio di coriandoli e petali di fiori. In serata, però, verso le 21, dopo che tutto sembrava essere andato liscio, in corso Garibaldi, a pochi metri dall'istituto "Macedonio Melloni", scuola media statale, è crollato un balcone.

I testimoni raccontano di gente spaventata che correva a destra e a manca, in prima battuta, il fragoroso tonfo udito a distanza da chi seguiva la processione ed il panico collettivo ha fatto presagire una sparatoria. Col sopraggiungere delle forze dell'ordine che s'è dovuta fare spazio tra la folla, nell'attesa del sopraggiungere del 118, s'è svelato l'arcano. A farne le spese è stato un gruppo di fedeli, appostati sotto al balcone o a pochi metri di distanza. Diversi i feriti, se ne calcolano circa una dozzina, addirittura tre i morti: due donne  ( di 67 e 65 anni ) ed un uomo (65 anni). 

Presente alla processione il cardinale Crescenzio Sepe che era appena giunto in città quando ha appreso la notizia: si è quindi recato a piedi sul luogo della tragedia accompagnato da un cordone di dodici agenti di polizia.

Presente anche il commissario prefettizio Pasquale Manzo. Dal palco allestito in piazza San Ciro l'annuncio pubblico della sospensione della festa. Per quest'anno la festa s'è trasformata in disgrazia.