"Devo stare più attento, piùsul pezzo e fornire quelle prestazioni da Buffon perché ora comincia un momentodelicato per cui la squadra deve avere delle certezze. Davanti edietro. Mai come in questo momento bisogna cercare di dare il massimo. Apartire dal derby di domenica. Credo che certi giocatori, certi campioni che siavviano sul viale del tramonto abbiano bisogno di sfide continue per poterrendere al meglio, se no hanno già assaporato tutto, hanno già metabolizzatotutto e diventa molto più difficile. La vera sfida è crearsi una sfida. Come nella passata stagione?

Ero inscadenza di contratto e non sapevo se avrei continuato oppure no. E volevodimostrare e dimostrarmi di essere all'altezza, ci tenevo. Sono state emozioniimportanti". Così Gianluigi Buffon ai microfoni di SkySport. Dopo la vittoriasofferta sull'Hellas Verona, il portiere sembra assumersi tutte le sueresponsabilità.

La voglia di esserci, di stare in campo, di giocare, si fasentire, anche se con qualche riserva. Il turnover infatti, è considerato dall'estremodifensore bianconero, un punto chiave. "Penso sia una delle cose più logiche chepossano esistere nel momento in cui sei impegnato su più fronti. Prendo il mio caso. Uno come me, che fa 60 partite, o 59 come l'annoscorso: credo che anche se riuscissi a farne 55 bene, magari sarebbe moltomeglio per la squadra, per me stesso e per chi prende il mio posto un po' diturnover.

Il compagno si sente gratificato. Ed è il modomigliore per rafforzare il gruppo. E alla fine i risultati arrivano" afferma.

Dunque, saltare un turno di gioco, è considerato dal portiere non una pecca, condelle possibili ripercussioni sull'immagine e sulla fama del calciatore, ma unmomento per staccare un po', lasciando al sostituto la possibilità di farvalere le sue capacità in campo.

In questo modo, secondo l'opinione di Buffon,il morale del compagno di squadra si tonifica, e ne risulta rafforzato tutto ilgruppo, consentendo alla squadra di arrivare a risultati che fino ad allora nonavrebbe mai sperato di ottenere.