Lo hanno insultato, per passare poi, quasi da subito, alle maniere forti, percuotendolo a forza di pugni: alla fine lo hanno colpito con una pietra sulla testa. E' successo a Benevento lo scorso 26 febbraio. A rendersi protagonisti della triste vicenda sono stati due cittadini residenti nella stessa città, di 30 e 19 anni, che si sono accaniti contro un migrante di origini gambiane di 22 anni. Ora i due cittadini sono accusati dalle forze dell'ordine dei reati di lesioni e violenza privata. A ciò si aggiunge anche l'aggravante per futili motivi.
I due infatti si sono resi partecipi dell'episodio di aggressione senza una particolare causa che l'abbia potuto scatenare. A richiedere l'ordinanza di custodia cautelare è stata la Procura di Benevento: il Gip di fatti ha predisposto per i due aggressori un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari.
I fatti del 26 febbraio: la ricostruzione del gip
Sulla base di quanto raccontato dalla vittima dell'aggressione, il migrante di origini gambiane sarebbe stato avvicinato dai due cittadini beneventani. Questi gli avrebbero intimato di lasciare il luogo in cui si trovava senza altre spiegazioni plausibili. Alla richiesta del 22enne del motivo della sua dipartita però, i due giovani di 30 e 19 anni si sarebbero accaniti verso la vittima, colpendola ripetutamente con pugni, fino ad arrivare a sferrargli un colpo di pietra sulla testa.
I due cittadini di Benevento hanno in questo modo causato alla vittima delle lesioni e delle ferite giudicate guaribili in dieci giorni.
Le indagini e l'arresto dei due beneventani
Le indagini sono state coordinate dai magistrati della Procura di Benevento ed eseguite dalla Squadra Mobile della Questura della stessa città. Gli agenti, con la loro scrupolosità investigativa, hanno fatto emergere elementi utili alla ricostruzione della vicenda.
In questo modo si sono acquisiti particolari rilevanti che si sono presto trasformati in indizi. Questi hanno consentito agli agenti di rintracciare i due responsabili e di adottare la misura cautelare nei loro riguardi. Il 30enne ed il 19enne arrestati erano già volti noti alle forze dell'ordine. Nei mesi precedenti infatti erano stati arrestati per alcuni furti ai danni di diversi esercizi commerciali della zona.
Ora, a causa della loro condotta, rischiano fino a 4 anni di reclusione in base all'articolo 610 del codice penale. Inoltre, dato che sussistono le condizioni dell'articolo 339 dello stesso codice, che prevede l'aumento della pena in alcuni casi, i due beneventani potrebbero vedere la loro pena aggravarsi ulteriormente.