Lo avevano lasciato da solo, abbandonato a se stesso, all'interno della casa. A fargli compagnia soltanto la presenza ingombrante di otto cani. Un bimbo di cinque anni è stato abbandonato dai genitori all'interno della casa dove vivono, piena di escrementi di cani e sporcizia. Mamma e papà sono due benestanti che vengono da fuori provincia, commercianti.
La segnalazione dei vicini
A dare l'allarme sono stati i vicini, preoccupati per l'odore nauseabondo proveniente dalla bella casetta, in pieno centro di Livigno. In particolare una signora, disgustata per il fetore causato dalle feci dei cani, ha subito allertato il Servizio veterinario dell’Ats della Montagna, sporgendo denuncia per maltrattamento di animali.
Sul luogo quindi sono intervenuti i carabinieri Forestali, secondo quanto disposto dalla Procura di Sondrio, per un'ispezione. Dalla perquisizione è emerso un grado di degrado poco immaginabile da chiunque. Le feci dei cani infatti erano sparse ovunque all'interno dell'appartamento. In cucina, nelle camere da letto, sui mobili, sugli armadi, perfino sui muri, ad un'altezza di circa un metro e mezzo da terra.
Le disposizioni della Ats e del sindaco
Il caso quindi è passato dalla competenza dei carabinieri Forestali a quella della azienda sanitaria locale. Il sindaco Damiano Bormolini ha emesso un'ordinanza immediata per gravi problemi igienici nella casa, che sorge in una zona circondata da villette e abitazioni di estremo lusso.
E' stato il magistrato di turno della Procura dei minori di Milano a sollecitare il primo cittadino di Livigno a prendere provvedimenti. La casa non sarà per questo più agibile fino ad avvenuta sanificazione. Il bambino intanto è stato trasferito all'interno di una struttura ricettiva calda ed accogliente. Qui gli assistenti sociali lo hanno circondato di premure e di giocattoli, cercando di fargli superare il trauma del distacco dai genitori e dai giorni poco felici, abbandonato all'interno della casa.
"Qui è tutto meraviglioso e bellissimo", avrebbe detto il piccolo a fatica mentre stringeva al petto un orsacchiotto preso a caso dai tanti giocattoli a disposizione.
Le conseguenze per i genitori
La madre ed il padre erano al lavoro mentre il figlio viveva da solo nel degrado all'interno di quello che un investigatore forestale ha definito un "canile casalingo".
I genitori ora rischiano la patria potestà, sulla quale dovrà pronunciasi il giudice minorile nei prossimi giorni. Intanto nell'inchiesta si cerca di capire se ci siano altre responsabilità da parte di chi sapeva e non ha potuto o voluto denunciare quanto stava accadendo all'interno dell'abitazione.