Juventus e Napoli sono in cimaalla classifica del Campionato. Nonostante disputino senza risparmiarsi la Champions League,nonostante abbiano l'una un allenatore-martello che potrebbe logorare allaterza stagione i giocatori meno resistenti, l'altro un tecnico neo-tesserato eteoricamente apprendista. Insomma un bel po' di luoghi comuni sfatati, allafaccia di chi si occupa troppo spesso di questioni extra-sportive e non dellequalità personali dei protagonisti del nostro calcio.

Nonostante la leadershipdell'organizzatissima ma poco imprevedibile Roma orfana di Totti e Gervinho,non a caso fermata per la prima volta da un degno Torino, in questo momento sembranoquella bianconera e quella azzurra le squadre più indicate ad incendiare la lottaal vertice.

Se la prima Juve di Conteconsentiva spesso a Buffon di andare sotto la doccia senza sporcarsi, quellaattuale va sempre a rete ma concede parecchie palle-gol agli avversari avantaggio dello spettacolo generale. D'altra parte lo stesso Napoli – anch'essosempre a segno in Campionato – appare tutt'altro che impenetrabile. Due golsubiti da entrambe le compagini nell'ultima uscita europea, con qualche leggerezzadifensiva di troppo.

A Torino sono preoccupati perl'assenza di Lichtsteiner, sia per il peso del giocatore nel gioco voluto da Conte (l'intesa d'attacco con Pirlo è perfetta), sia per l'ultimaprestazione di Caceres. A Napoli c'è curiosità per una squadra camaleonticacapace di mandare in gol tanti giocatori ma non Insigne, l'unica notapartenopea stonata per chi ama cercare il pelo nell'uovo.

Intanto i bookmakers sentenziano:"Nogoal" a 2,15 e oltre. In bocca al lupo ai coraggiosi.