Dopo numerosi avvertimenti ela sospensione con la condizionale (ora revocata) della pena inflitta dopo lagara con il Torino, è alla fine arrivata anche per i tifosi dell'Inter la "stangata": curva chiusa. Il problema è che laprossima partita, nella quale i sostenitori nerazzurri dovranno scontare lasqualifica, non è una partita come tutte le altre. È il derby.

Metà dello spettacolo(specie visto lo stato di forma delle due squadre…) della stracittadina milanese è costituito dalle splendide coreografie chele due tifoserie espongono in occasione di ogni edizione di questo match.

Maquesta volta non potrà essere così.

Strano vedere un derby dellaMadonnina con una curva vuota, un derby senza i tifosi di una squadra, un derby senza le bandiere e i colori, underby senza gli striscioni di sfottò verso i cugini. Così strano che a Milano,sponda nerazzurra, proprio non ci stanno. Non ci sta la società, che presenteràricorso; non ci stanno nemmeno i ragazzi della Curva Nord, puniti per i cori discriminatori nella sfida contro ilNapoli, domenica al San Paolo.

Il tifo organizzatointerista ha emesso un comunicato, firmato CN69, Curva Nord 69, volto adesprimere la indignazione per il provvedimento, sottolineando appunto quantopesi allo spettacolo e al morale degli stessi supporter la mancanza di unaadeguata "cornice sugli spalti" inoccasione del derby.

Ecco il testo del comunicato:

"Prendendo atto della continua volontà daparte della FIGC di rendersi protagonista di un vergognoso falso perbenismosfociato nell'ennesimo provvedimento colmo di ottusità, e vedendo nuovamentecalpestata la pura passione con la quale da 3 mesi i nostri ragazzi stannopreparando la cornice sugli spalti degna di una stracittadina, invitiamo tuttii ragazzi della Curva a tenersi pronti, uniti e carichi in quanto libericittadini...

Ora è davvero troppo... Non staremo a guardare passivi questoteatrino!!! Avanti gente!!!!!!! CN69".

Preoccupa un po' il tonointimidatorio, forse addirittura minaccioso, delle ultime parole dei tifosi;ovviamente c'è da augurarsi che la frustrazione per il lavoro evidentementesprecato per la preparazione della coreografia e la rabbia per non potereassistere alla gara più attesa dell'anno non portino a conseguenze intrise diviolenza.

Preoccupa soprattutto perché c'è da star certi che domenica i tifosidel Milan, come spesso accade quandosi presenta un nemico comune, FIGC o Forze dell'Ordine che sia, supereranno larivalità con i cugini nerazzurri e prenderanno le loro parti. Si spera solo concori e striscioni, e non con atti violenti.