Roma: De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Dodò; Pjanic, De Rossi, Strootman; Florenzi, Ljajic, Gervinho. A disp.: Lobont, Skorupski, Burdisso, Romagnoli, Jedvaj, Torosidis, Bradley, Marquinho, Taddei, Ricci, Totti, Destro, Borriello. All. Garcia.

Fiorentina: Neto; Tomovic, Gonzalo, Savic, Pasqual; Aquilani, Ambrosini, Borja Valero; Cuadrado, Rossi, Vargas. A disp.: Munua, Alonso, Roncaglia, Compper, Pizarro, Rebic, Mati Fernadez, Joaquin, Wolski, Matos, Ilicic, Olivera. All. Montella.

Arbitro: Orsato di Schio. Assistenti: Di Fiore e Tonolini. IV uomo: Stefani. Assistenti di porta: Russo e Peruzzo.


Dopo i primi dieci minuti di gioco di questo Roma-Fiorentina, anticipo delle 12:30 domenicale all'Olimpico, abbiamo visto in campo solo la Roma


La regia di Pjanic, le geometrie di Strootman e le folate di Gervinho, semplicemente devastante sulla corsia sinistra, spaventavano la Fiorentina fino al momentaneo svantaggio: Maicon, al 7' minuto, metteva in rete un pallone precedentemente lisciato da Florenzi.


Lentamente La Viola alzava il pressing, fino a mettere in imbarazzo la costruzione di gioco romanista fin dai rilanci di De Sanctis. Il centrocampo romanista soffriva particolarmente il pressing viola e Borja Valero, Quadrado e Tomovic impedivano di ragionare al terzetto centrale romanista e cominciavano a fioccare le occasioni per gli uomini di Montella. Al 29', Maicon si distraeva su una iniziativa di Tomovic, che crossava per Vargas: tiro al volo e pareggio meritato.


La Roma faticava a riorganizzarsi e in effetti, l'azione più pericolosa era proprio dei viola, ma su iniziativa del solito Borja Valero, Aquilani sbagliava completamente la deviazione, solo davanti a De Sanctis.


Dopo l'intervallo, i giallorossi rientravano rinfrancati ed evidentemente decisi a chiudere la Fiorentina nella sua area. Dopo un pericolosissimo cross basso di Pasqual, che attraversava tutta l'area della Roma, gli uomini di Garcia si lanciavano in avanti, prendendo il controllo della parte mediana del campo: dopo una pericolosa iniziativa del solito Gervinho, parata alla meglio da Neto e conclusa malissimo da Ljajic, Garcia decideva di fornire l'indispensabile impulso ad un attacco anemico sostituendo Florenzi con Destro.


Dopo il clamoroso palo di Strootman, al 62', il nuovo entrato Destro insaccava di piatto la sfera, su suggerimento di Gervinho. La Roma tornava in vantaggio al 67', con grandi festeggiamenti per il rientrante Mattia Destro, forse l'uomo più adatto per un reparto offensivo mobile e leggero come quello romanista.


La Fiorentina non si arrendeva e toccava a De Sanctis guadagnarsi la giornata respingendo miracolosamente una micidiale punizione di Rossi indirizzata all'incrocio dei pali.

Entravano in campo anche Taddei (per il deludente Ljajic) per la Roma; Pizarro e Joaquin per la Fiorentina.

Al 43', doppio giallo e conseguente espulsione per Pjanic. Garcia decideva di far uscire Destro, applauditissimo, e far entrare Bradley, incaricato di fare diga, insieme a De Rossi, davanti l'area della Roma che si è trovata a giocare in 10 gli ultimi due minuti, oltre al recupero concesso da Orsato, abbastanza distratto, cavandosela ancora alla grande su proiezione pericolosissima di Giuseppe Rossi proprio nell'ultimo minuto di gioco.

Garcia oggi ha saputo prendere le necessarie contromisure inserendo per trenta minuti il rientrante Destro: il gol che ha deciso l'incontro ribadisce le ragioni da noi espresse più volte su queste pagine: per la Roma è indispensabile un centravanti di ruolo, specie in casa.