La valutazione tiene conto anche del precampionato e della Champions.



Reina 8 - approfitta al volo del mancato accordo con Julio Cesar e si fionda alcospetto di Benitez per proteggere la porta azzurra. Si fa trovare semprepronto, non incappando mai in figuraccia. Momento si: il rigore parato aBallotelli. Il momento no: il gol sotto le gambe da Paloschi del Chievo.Gladiatore.

Albiol 8 - Una sicurezza, l'unico vero top player del reparto difensivo.Nell'ultimo periodo meno brillante, ma inizia a sentire la mancanza di colleghidegni di questo nome.

Per lui Laura Pausini intonerebbe "La solitudine".

Fernandez 6 - Un buon campionato, delle ottime prestazioni, ma anche alcune amnesiegravi soprattutto in Champions. Un ottimo elemento, per rinforzare la panchina.

Britos 6 - Alterna buone partite ad altre in cui ètimoroso e sbadato. A tratti un difensore stile Baresi o Bergomi, ma per altrilunghi tratti un agnellino alla vigilia di Pasquetta. Dottor Jekyll e MisterHide.

Cannavaro S.V. - Non si può giudicare Paolo per questepoche apparizioni, tra l'altro sfortunate. Non sarebbe giusto per il giocatore,per l'uomo, per il capitano-condottiero che è stato e che probabilmentelascerà la sua città già a gennaio per accasarsi all'Inter. Paolo è nei cuoridi tutti i napoletani: quello che è successo con Benitez, con la societàpurtroppo non è chiaro.

Di sicuro non rientra più nei piani del Napoli. Buonafortuna, nei nostri occhi per sempre quel 20 maggio all'Olimpico di Roma.

Maggio 6 - Da tutto ciò che può, ma ormai è spompato.Ha dato tutto per la maglia azzurra ed ora gli mancano gli stimoli necessariper poter continuare a fare bene. Comprendiamolo e lasciamolo andare in pace.Speriamo che le vacanze lo facciano tornare il motorino di un tempo, altrimentiun grosso in bocca al lupo per il futuro.

Confuso.

Armero 5 - Tra tutti è quello che ha deluso di più.Non che i suoi compagni di reparto si siano mantenuti su livelli moltosuperiori ai suoi. Appare però quello meno integrato nella difesa a 4: un pescefuor d'acqua. E si vede che ha più propensione a spingere, ad attaccare glispazi piuttosto che a difendere chiudendoli agli avversari.

Non ci vuole certomago Merlino.

Mesto 5,5 - Discrete prestazioni che però non sidiscostano da una media abbastanza vicina alla sufficienza. Nel complesso ècalma piatta per lui, nessun sussulto... nessuna gioia da urlare a squarciagolasotto la curva. Poco brio, poca verve. Ci manca Grava.

Zuniga 6,5 - Da quando ha imparato a saltare l'uomonon è più oggetto di scherno delle curve, anzi è divenuto oggetto deldesiderio. Juventus e Barcellona erano ad un passo dal colombiano, poi èarrivata la clausola ed ora l'infortunio. Non ci sarebbe da meravigliarsi peròse a giugno se ne andasse con il sorriso sulle labbra. Core ingrato.



Behrami 7 -
Corre e lotta ma pochi in Serie A, rivelandosi sempre fondamentale infase di copertura. Un centrocampista di rottura vecchio stampo, sebbene a volterisulti poco preciso nei passaggi e falloso quando non serve. E' uno sanguignoe quando il Napoli non riesce a vincere si innervosisce e a volte non è unbene. Tranquillo Valon, lo scalpo agli juventini lo facciamo al ritorno.



Dzemaili 5,5 - Anche lui va spesso in gol per essere uncentrocampista, ma è molto impreciso nei passaggi e spesso falloso incopertura. Tanta grinta, molto coraggio, ma poco testa. Un buon elemento per lapanchina, ma in campo con lui i risultati non arrivano. Casualità? Sfortuna? Ifatti sono questi.