Con un comunicato ufficiale sul proprio sito, il Milan ha esonerato il tecnico Massimiliano Allegri, interrompendo il rapporto di lavoro con lui e tutto il suo staff, con effetto immediato. Glaciali parole di addio, con il ringraziamento per il lavoro svolto, frasi più di circostanza che di sentimento. Allegri paga la sconcertante sconfitta patita dal Sassuolo, ma i rapporti tra tecnico e società si erano compromessi già da tempo, e nelle ultime settimane erano decisamente degenerati, con l'annuncio del tecnico toscano di voler lasciare Milano a fine stagione.

Allegri esonerato: quale futuro per la panchina?

Momentaneamente la squadra è affidata a Mauro Tassotti, uomo di fiducia della società e al quale potrebbe toccare il poco invidiabile ruolo di traghettatore, in attesa che la società ufficializzi la guida tecnica per la prossima stagione. E proprio da questo punto di vista non è ormai un mistero che il primo della lista dei papabili sia l'ex giocatore milanista Clarence Seedorf, che a sua volta attraverso il procuratore fa sapere di esser pronto a sedersi in panchina fin da subito. Tuttavia ci sarebbero da risolvere alcune problematiche di tipo burocratico, e intanto in casa Milan anche Filippo Inzaghi, attuale tecnico della Primavera, scalpita per ottenere la panchina della prima squadra rossonera.

Allegri esonerato, la vittoria di Barbara Berlusconi.

Il tecnico livornese paga anche la battaglia interna che sta scombinando i piani societari in casa Milan, con Barbara Berlusconi che ha criticato a più riprese la gestione di Adriano Galliani, primo protettore di Allegri. Dopo la sconfitta con il Sassuolo, Barbara ha dichiarato alla stampa tutto il suo disappunto, facendo presagire la decisione dell'esonero.

Molto probabilmente nella notte Galliani ha provato a placare gli animi della giovane manager (nonché figlia del proprietario), ma stavolta il ruolo di pompiere che spesso aveva avuto effetti positivi nei confronti di Silvio Berlusconi, non ha sortito alcuna efficacia. Quindi via Allegri a stagione in corso, e pronti Seedorf o Inzaghi per il prossimo anno, anche questo è segno di un rinnovo delle gerarchie ai vertici della società.