Lo storico e da pochissimo tempo ex presidente dell'Inter, Massimo Moratti, nel corso dell'incontro per la cerimonia relativa al premio Glgs Ussi Lombardia ha parlato del momento attuale della sua amata squadra, ora nelle mani del magnate indonesiano Tohir. Ecco alcune frasi pronunciate da Moratti e riportate dal Corriere dello Sport e da diversi siti web sportivi: ''Che sensazioni vivo adesso che non sono più il Presidente dell'Inter? Beh, soffro allo stesso modo, anche se c'è da dire che ora finalmente nel corso delle gare non c'è più quel terrore con cui un presidente è costretto a convivere. Il lunedì comunque sono più felice o meno felice a seconda del risultato dell'Inter. Il ruolo di presidente onorario mi mette spesso a disagio perchè non so fino a che punto posso spingermi nei consigli''.

A proposito dell'addio di Marco Branca dopo un lungo periodo nella dirigenza nerazzurra, Moratti afferma: ''Si tratta di decisioni che non dipendono da me, ovviamente spiace umanamente per lui che è stato più di un decennio all'Inter e ha lavorato al mio fianco, ma i cambiamenti di proprietà conducono inevitabilmente a modifiche della struttura dirigenziale''. Sulla curva che protesta l'ex presidente interista glissa ma accenna a una venatura polemica: ''Non mi va di commentare, del resto anche in passato le cose che avevo fatto erano state poco apprezzate, la curva non si è schierata dalla mia parte neanche durante il processo di Calciopoli, non mi stupisco, questa è la tifoseria nerazzurra nel bene o nel male, inutile pretendere riconoscenza''.

Su Walter Mazzarri il boss della Saras si esprime in questi termini: ''Probabilmente lui si aspettava di più da società e calciatori, ma spero che tutto sarà meno drammatico quando arriveranno i risultati positivi. Sul piano del gioco non me la sento di rimproverargli nulla in quanto Mazzarri non ha mai avuto tutti gli uomini a sua disposizione''.

L'intervista non poteva non avere una raccomandazione al suo successore Erik Tohir: ''Il consiglio che mi sento di dargli è di essere più presente e di piazzare alla guida della società gente in cui ha il 100% di fiducia. Per ora ha preso Hernanes, che per me è forte e ha anche una faccia simpatica, è un ragazzo perbene che sa muoversi bene in campo''. Appendice su Icardi: ''Non sono pentito di averlo preso, ha situazioni personali che si stabilizzeranno, saprà dimostrare il suo valore''.