Stamattina il pubblico ministero ha richiesto la condanna del presidente del club calcistico di Monaco, Ulrich Hoeness, per reclusione di 5 anni e mezzo, per evasione fiscale. L'accusa, nel pomeriggio, ha presentato la condanna con uno sconto di 2 anni, ovvero per 3 anni e 6 mesi.

Tutto è iniziato tre giorni fa quando Hoeness, che è il proprietario di un'azienda di salsicce, ha ammesso le sue colpe dicendo "di essere felice che la questione adesso sia tutta sul tavolo, e che farà tutto il possibile perché la vicenda, che per lui è motivo di grande tensione, sia presto chiusa".

Il presidente bavarese aveva ammesso di aver evaso il fisco tedesco per 18,5 milioni di euro, tuttavia una testimone della polizia tributaria lo avrebbe accusato di aver ritardato la consegna di materiale da visionare per gli inquirenti; inoltre ha aumentato il numero di euro di evasione di tasse, arrivando alla cifra di ben 27,5 milioni. La frode fiscale in Germania è punita con condanne che partono da 3 fino a 10 anni; Hoeness è stato condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione senza condizionale.

Hoeness, sessantadue anni, è una figura importantissima, sia per il club teutonico, che per il calcio tedesco: egli fece parte della squadra della nazionale del 1974 che riuscì a far aggiudicare il Mondiale alla Germania.

Inoltre fu considerato uno dei giocatori di maggior talento nei suoi anni, giocando ben 239 partite e segnando 86 gol; due dei suoi ultimi contributi al club tedesco fu l'investimento di 340 milioni per la costruzione dello stadio-simbolo Allianz Arena, e la scelta dell'acquisto di Pep Guardiola come nuovo allenatore.