Latina calcio, il nuovo stadio fa discutere molto: solo all'idea di mettere piede in una struttura da sedicimila posti un'intera città da sempre abituata a galleggiare con alterne fortune in Lega Pro è in fibrillazione. Non si tratta di un sogno o uno scherzo di carnevale ritardato. Si tratta di serie A, punto. E basta.

Il fatto è che la matricola terribile del campionato di Serie B 2013/2014 deve giocoforza pensare in grande trovandosi a - 1 punto dalla promozione in massima serie dopo un avvio di campionato da dimenticare sotto la gestione Auteri, poi esonerato, che aveva fatto temere l'immediato ritorno nella categoria inferiore.

Il nuovo mister si chiama Breda e si è presentato a Latina coi numeri del Superenalotto in tasca. Dopo una serie di pareggi utili a conoscere meglio la rosa e blindare l'apparato difensivo grazie all'abile regia di Cottafava, il nostro ha trovato la quadratura del cerchio valorizzando in maniera definitiva il talento del brasilero Jonathas, detto Bulldozer (1,90 x 81 kg), vero nome Jonathas Cristian de Jesus Maurício, progressione irresistibile per queste categorie e splendide condizioni di forma per gol che stanno facendo la differenza.

L'innesto recente di Federico Viviani in mediana è stato la classica ciliegina su una ricca torta. Subito brillante, Viviani - regista di notevoli prospettive - ha meritato una convocazione da Prandelli per uno stage della Nazionale entrando così nella storia sportiva della seconda città del Lazio col titolo di primo giocatore alltime a vestire la casacca azzurra dell'Italia.

E scusate se è poco. 



Latina calcio, il nuovo stadio: giovedì 13 marzo 2014 il sindaco Di Giorgi, da sempre vicino alle sorti della società di piazzale Prampolini e i principali dirigenti del Latina (il presidente Paola Cavicchi, Pasquale Maietta e Fabrizio Colletti, quest'ultimo figlio della signora Cavicchi) si sono incontrati per gettare le basi di un futuro ancora ricco di soddisfazioni. Il settore curva nord dello storico stadio Francioni sarebbe totalmente riconsiderato. Urge una ristrutturazione dell'impianto che lo renda più moderno e più capiente.

La storica curva nord, secondo le nostre informazioni, sarebbe spostata in avanti rispetto al campo di gioco.

In città in questi giorni non si parla d'altro. Nei bar come nelle piazze, nelle scuole come alla fermata del bus la domanda è sempre la stessa: "Ce la faremo ad andare in A?". Si coglie un marcato ottimismo. La forza dell'organico nerazzurro, le evidenti capacità dell'allenatore e la voglia di emergere di un pubblico molto caldo sono elementi di valutazione importanti.

Peccato solo alcune voci polemiche che non da oggi accompagnano la storia di questa giovane società che in pochi anni è riuscita, partendo da zero a bruciare le tappe macinando promozioni come se piovesse. Voci che meriterebbero un chiarimento definitivo.

Nella stagione 2006/2007 Latina era senza calcio, i tifosi sfogavano la loro rabbia in uno storico forum locale, oggi si sogna in grande. Ero bambino e a scuola si cantava: "Lazio-Latina: il derby s'avvicina". Profetico? Può darsi, attenzione però a un brutto cliente come il Trapani dell'ex Mancosu, bomber di stagione in serie cadetta: il prossimo avversario da battere. Il campionato di B del resto è ancora molto lungo.