Dopo una dura lotta e tanta sofferenza, ieri pomeriggio è arrivata la notizia del decesso di Tito Vilanova, ex allenatore del Barcellona. Il tecnico spagnolo, si spegne a 45 anni: era malato da anni e stava combattendo contro un cancro alla ghiandola parotide, una delle ghiandole salivari più grandi.

Dopo operazioni varie e tante cure, Vilanova sembrava essere uscito dal tunnel, tanto che nel 2012-2013 veniva nominato allenatore del Barcellona, in sostituzione dell'amico-collega Pep Guardiola. Un anno travagliato per Vilanova, spesso fuori per cure delicate ed interventi, fino alla decisione di smettere lo scorso maggio, visto che la sua salute non gli permetteva di essere vicino alla squadra.

Tra alti e bassi, Vilanova era riuscito ad andare avanti, a rialzarsi sempre dopo ogni caduta, salvo poi essere ricoverato d'urgenza giovedi scorso,24 aprile in ospedale, dove già si capiva che le sue condizioni erano disperate. Da lì a poche ore, il decesso. Vilanova ha perso la sua ultima partita, la più importante.

Il calcio piange un grande uomo, una persona sempre distinta, serena e solare. Disponibile con tutti e mai scontrosa, nonostante i gravi problemi che lo attanagliavano. Dopo la carriera da calciatore, Tito, aveva intrapreso quella da allenatore, prima dei giovani, allenando nel 2003 anche le giovanili dell'Inter, anche se solo per poche settimane. Dopodichè la grande chance al Barcellona, prima come vice del suo grande amico Guardiola, poi, all'addio di quest'ultmo, come primo allenatore del club blaugrana.

Barcellona che piange il suo uomo, così come i tifosi e il mondo del calcio tutto. Si spegne a 45 anni un uomo che ha sempre lottato con il sorriso e con la serenità, il suo male, purtroppo incurabile. Adiòs Tito.