Ormai l'Inghilterra sa benissimo di non essere da anni una delle candidate alla vittoria finale di un mondiale. Eppure la Premier League è il campionato forse più competitivo del mondo. Come mai allora l'Inghilterra non riesce più a primeggiare in un mondiale? Domande che finora non hanno trovato una risposta sicura. Proverà a spezzare questo sortilegio Roy Hodgson, tecnico gentiluomo che anche l'Italia ha imparato ad apprezzare per le sue qualità umane prima ancora che per quelle tattiche. Anche perché per sua fortuna i buoni giocatori non mancano alla sua nazionale.

Il portiere Hart magari ha avuto qualche incertezza di troppo nella sua carriera, ma resta un numero uno con discreta esperienza internazionale. In difesa la coppia centrale dovrebbe essere composta da Cahill e da Jagielka, con ai lati Johnson e Baines, ovvero due cursori molto affidabili, che difficilmente lasciano scoperto il reparto. A centrocampo non ci si deve aspettare grande fantasia, ma solidità, quella sì. E inserimenti pericolosi in attacco. Gerrard è probabilmente al suo ultimo grande appuntamento, Wilshere l'astro nascente, Lallana la novità. Il giocatore del Southampton è pronto per questi palcoscenici? L'attacco è di quelli imprevedibili. E non solo per Rooney, giocatore capace di grandi prodezze quando è in giornata.

Le sue qualità tecniche non si discutono, anche se nello United non ha vissuto una stagione semplice. Con lui in avanti ci saranno probabilmente Oxlade-Chamberlain e Sturridge, due giocatori che sono molto pericolosi e sanno anche dare una mano in fase difensiva.

L'Inghilterra non parte tra le grandi favorite, eppure proprio questo potrebbe essere alla fine un vantaggio. Senza troppe pressioni addosso, chissà che non riesca ad arrivare almeno tra le prime quattro.