Sono i campioni del mondo in carica e dunque tra le squadre da battere ai prossimi mondiali brasiliani. La Spagna resta una formazione solida in tutti i reparti, anche se ultimamente anche le "Furie Rosse" qualche calo lo hanno avuto. Gli anni passano per tutti, anche per Xavi, Iniesta e tutti gli altri della squadra di Del Bosque. Ma la qualità di questo gruppo, molto unito, non si discute. Ecco perché è lecito attendersi dalla Spagna un altro grande mondiale. 

Del Bosque ha talmente tanta qualità, soprattutto a centrocampo, che non ha nemmeno considerato l'idea di convocare Borja Valero, il forte mediano della Fiorentina.

D'altronde, vista la concorrenza, in fondo è giusto così. Come giocherà la Spagna? Probabilmente con il 4-2-3-1, modulo che tenderà ad esaltare l'uomo nuovo della nazionale spagnola, ovvero il naturalizzato Diego Costa, centravanti dell'Atletico Madrid e ormai star a livello mondiale.

Per il resto la squadra della Spagna è quella che abbiamo visto all'opera negli ultimi anni. A difendere i pali ci sarà Casillas, in difesa la novità potrebbe essere Azpilicueta a destra, con Jordi Alba sul lato opposto e l'affiatata coppia Piquè-Sergio Ramos al centro della difesa. Davanti alla linea difensiva Busquets e Xabi Alonso hanno il compito di coprire e ripartire, servendo buoni palloni a Pedro, Fabregas e Iniesta che dovrebbero giocare dietro l'unica punta. Il solito gioco fatto di fraseggi stretti, palla a terra, aspettando il momento giusto per colpire. Quattro anni questo modo di giocare portò la Spagna in cima al mondo. Ci sarà il bis?