Vi proponiamo un'analisi tecnico-tattica dei portieri che il c.t. Prandelli ha scelto di portare con sé in Brasile.

Gianluigi Buffon (Juventus): Capitano della Nazionale, con cui ha già vinto un mondiale nel 2006, Gigi è uno dei pilastri di questa squadra ed un vero e proprio leader del gruppo. Fresco vincitore del terzo scudetto consecutivo tra i pali della Juventus, arriva a questo mondiale in ottima forma ed è quindi confermatissimo titolare anche tra i pali azzurri. Tra i suoi errori più frequenti si ricordano uscite alte, a volte troppo rischiose, e respinte, a tratti approssimative, ma considerato quanto raramente sbagli, possiamo stare tranquilli. Insieme ad Iker Casillas e Julio Cesar, Buffon è uno dei portieri più apprezzati e rispettati, sia in Brasile che nel mondo, per talento sopraffino e storia kilometrica. Coi suoi interventi dà sicurezza al resto della squadra ed è un ottimo perno sul quale fare affidamento.

Salvatore Sirigu (Paris Saint Germain): Titolare nel PSG dei milionari dal 2011, se non sono mai circolate voci su un suo sostituto in terra francese (nonostante le disponibilità economiche del club) un motivo c'é. Di fatto Salvatore, acquistato dal Palermo per meno di 4milioni, si è guadagnato il posto con duro lavoro e ottime prestazioni, sia al PSG che in Nazionale. Anche lui, come Buffon, ha appena vinto un titolo nazionale ed ha nelle uscite alte una delle sue pecche maggiori; nonostante ciò, è un secondo portiere di caratura internazionale che, quando è stato chiamato in causa, raramente ha sfigurato.

Mattia Perin (Genoa): Giovane promessa azzurra, la sua partecipazione al mondiale è stata inizialmente messa in dubbio per un ballottaggio con un altro giovane fenomeno, Simone Scuffet; Mattia ha peró convinto il c.t. per la sua maggiore esperienza e per quanto dimostrato in questa stagione. Titolare a Genova, sponda rossoblu, quest'anno ha alternato grandi prestazioni a papere clamorose; il tutto è comunque valso al Genoa la salvezza, proprio a pari punti con l'Udinese, e a Perin la convocazione per il Brasile. Un'opportunità per migliorare il proprio bagaglio tecnico e fare esperienza, specie se di fronte c'é un mostro sacro come Buffon.