Sabato sera l'Italia ha dato il via al suo Mondiale contro l'Inghilterra con la splendida vittoria portata a casa grazie alle reti di due veterani della nazionale come Marchisio e Balotelli. Saranno stati molti però i telespettatori che amano seguire la nazionale di calcio, ma non seguono assiduamente questo sport durante l'anno. Avranno così potuto riconoscere i vari Pirlo, Chiellini, De Rossi e molti altri, ma alcuni nomi per loro saranno del tutto nuovi. Andiamo a scoprire chi sono.

Salvatore Sirigu: è il vice-Buffon in nazionale. Alla notizia dell'infortunio del numero 1 della Juventus in molti si saranno messi le mani nei capelli.

Eppure Sirigu ha salvato la nostra porta in più di un'occasione contro l'Inghilterra. Salvatore Sirigu è il portiere del PSG campione di Francia da ormai due stagioni. Divenuto noto a Palermo, fa la classica gavetta nei campionati minori fino ad esordire nel 2010 prima come secondo portiere della squadra siciliana e poi come titolare. Dopo un paio di stagioni è pronto per fare il salto di qualità, ma finisce al PSG invece di qualche grande club italiano che non crede in lui.

Gabriel Paletta: difensore centrale, ormai non più giovanissimo (ha 28 anni), è nato a Buenos Aires. Ha aspettato per tutta la vita una convocazione nella nazionale dell'Argentina, ma visto che i vari Maradona, Sabella e gli altri ct che si sono susseguiti non l'hanno mai preso in considerazione, ha deciso di far valere le sue origini italiane (il bisnonno era un calabrese emigrato in Argentina), ed è stato subito convocato da Prandelli.

In gioventù non ha mai brillato tantissimo, anche se giocare nel Boca Juniors in patria equivale a giocare nella Juventus o nel Milan in Italia. Da noi si è fatto conoscere con la maglia del Parma con il quale quest'anno ha disputato la miglior stagione della sua vita. Una stagione che è valsa l'Europa League al club (poi esclusa per motivi non sportivi) e la convocazione al Mondiale.

Marco Verratti: per gli appassionati più esperti è il futuro Pirlo. Ruolo: centrocampista centrale, di solito agisce da regista anche se fa discretamente anche il ruolo di mezz'ala, come contro l'Inghilterra. Ha molta fantasia ed un buon piede, ma non è un recupera-palloni. Lo conoscono bene in Serie B dove ha fatto molto bene con il Pescara di Zeman fino al 2012.

L'anno del salto di qualità però nessuna big italiana se l'è sentita di puntare su di lui e se l'è accaparrato il solito PSG.

Matteo Darmian: 25 anni a dicembre, Darmian è il brutto anatroccolo della nazionale (un po' come lo fu Grosso nel 2006). Speriamo che diventi cigno. Terzino, è in grado di giocare sia a destra che a sinistra, il suo talento è stato notato sin da molto giovane, ma l'esperienza fatta col Milan poco più che maggiorenne non è stata positiva. Anche le annate successive non sono andate poi benissimo, fino all'ultima al Torino dove è definitivamente esploso e si è guadagnato la convocazione in nazionale insieme a molti compagni di squadra.

Thiago Motta: il primo oriundo dell'era Prandelli, Motta ha origini italiane ma è nato in Brasile.

Ha militato con la nazionale verdeoro nelle categorie giovanili, ma anche per lui, visto che la convocazione nella nazionale maggiore non arrivava, si è deciso per la naturalizzazione. Thiago Motta è un centrocampista centrale bravo nel recuperare palloni ed anche dotato di una discreta tecnica. Non è più quello dei primi anni al Barcellona a causa di alcuni infortuni, ma è rinato nelle fila del Genoa e dell'Inter. Oggi gioca nel PSG.

Marco Parolo: centrocampista in grado di fare tutta la gavetta (per tanti anni ha fatto la spola tra Serie B e Serie C), esplode definitivamente con il Cesena in Serie A. Obiettivo di tante grandi squadre, il Parma se lo tiene stretto. È arrivato tardi in nazionale visto che ha 29 anni e questa è forse l'ultima chance per giocare un Mondiale.

Ciro Immobile: attaccante, è il vice-Balotelli. Anche la sua storia è parecchio travagliata. Cresciuto nella Primavera della Juventus, i bianconeri non hanno mai creduto veramente in lui. A 20 anni ha cominciato a girare l'Italia tra Serie B e club minori di A, fino a sbarcare al Torino nella scorsa estate. Qui esplode definitivamente, segna 22 gol e diventa il capocannoniere della Serie A. Grazie alle sue prestazioni, oltre ad ottenere la convocazione al Mondiale, attira l'attenzione del Borussia Dortmund che lo acquista per una cifra di circa 20 milioni di euro.