Potrebbe essere questo l'anno buono per il Napoli? Dopo il secondo e il terzo posto negli ultimi due campionati, la squadra di Benitez sembra pronta per rinverdire i fasti degli anni d'oro di Maradona & co. Benchè il mercato non sia stato ancora concluso, secondo quanto riferito dallo stesso tecnico e dalla dirigenza della società, l'arrivo di Koulibaly e di Michu sembra irrobustire adeguatamente la rosa dei giocatori, in attesa dell'esito delle trattative avviate per Candreva, Handanovic, Javi Garcia, Kramer, Sandro e qualche "sorpresa".

In linea di massima l'ossatura della squadra, al momento, rimane invariata, con la conferma di Rafael in porta e con il modulo 4-2-3-1 che prevede in difesa Maggio a destra e Zuniga a sinistra, con Fernandez e Albiol al centro, Inler e Jorginho in mediana, Callejon, Hamsik e Mertens a supporto di Higuain, punta centrale.

Alternative di spessore per la difesa Ghoulam, autore di ottime prestazioni nello scorso campionato, Henrique, il citato Koulibaly, Mesto e il cavallo di ritorno Vitale; a centrocampo Radosevic, Gargano (rientrato dal Parma), Dzemaili e Behrami (che però pare sia in partenza), più di una in attacco (Pandev, Zapata, Insigne e il fratello Roberto, sempre che non venga girato per fargli fare le ossa, Vargas, nonché Michu). Le cessioni, sin qui, hanno riguardato Reina (anche se un suo ritorno non è escluso), Reveillere e Uvini. Sostanza ed estro hanno caratterizzato la squadra negli ultimi anni, garantendo spettacolo e risultati che, con maggiore esperienza, avrebbero permesso di proseguire nei tornei continentali e di sognare anche un trofeo.

Quella del Napoli è stata, peraltro, una delle squadre di club più rappresentate nel corso dei recenti mondiali in terra brasiliana, con il belga Mertens, gli argentini Higuain e Fernandez, gli svizzeri Inler, Behrami e Dzemaili, l'algerino Ghoulam, l'uruguaiano Gargano, il colombiano Zuniga, che hanno tutti disputato un brillante torneo, oltre al portiere spagnolo Reina e all'attaccante italiano Insigne, le cui squadre sono uscite nei gironi eliminatori. Il Napoli, quindi, si candida a recitare un ruolo di primo piano in Italia e in Europa, avvalendosi di uno dei tecnici più competenti al mondo, che con le sue squadre ha sempre vinto.