Alla fine, nonostante polemiche, accuse e abbandoni vari, Carlo Tavecchio ce l'ha fatta e col 63.63% dei voti è diventato il nuovo presidente della Figc, subentrando al dimissionario Giancarlo Abete. La vittoria di Tavecchio è arrivata al terzo scrutinio quando l'Assemblea Federale lo ha preferito all'altro sfidante, l'ex centrocampista del Milan Demetrio Albertini, fermatosi al 33.95%. Bassa la percentuale di schede bianche che hanno raggiunto il 2.42%. Il nuovo presidente della Figc ha espresso, commosso, la soddisfazione per la sua vittoria e ha parlato di quella che sarà la sua gestione alla presidenza della Federcalcio.

"Sarò il presidente di tutti, soprattutto di quelli che hanno manifestato il loro dissenso" ha subito dichiarato Tavecchio, il quale ha poi aggiunto che innanzitutto punterà ad ingentilire i suoi modi e le sue espressioni, rendendole meno "ruvide". Infine, il presidente della Lega Nazionale Dilettanti ha invitato tutte le componenti del calcio a superare le loro divisioni e a mettersi al lavoro, tutte insieme. Il 71enne dirigente sportivo ha assicurato che entro la prossima settimana organizzerà una conferenza stampa per illustrare i suoi primi giorni di lavoro e, in merito alla scelta del prossimo C.T. della Nazionale, afferma di non aver ancora effettuato una scelta.

Deluso e amareggiato lo sconfitto Demetrio Albertini, il quale ha affermato che si era candidato come un'alternativa alle solite figure dirigenziali presenti nel calcio italiano, ma: "ha prevalso il corporativismo del patto delle Leghe". Infine, l'ex calciatore non ha mancato di fare il suo in bocca al lupo al nuovo presidente Tavecchio, che innanzitutto dovrà ricucire gli strappi e rimettere insieme le diverse anime della federazione. Sul suo futuro, Albertini è stato laconico: "Tornerò a casa dai miei figli e da mia moglie".

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, non ha voluto far mancare il suo messaggio di congratulazioni al neo - eletto Carlo Tavecchio. Secondo Malagò, il nuovo dirigente del calcio italiano presto porterà novità e annuncerà sorprese, ma il suo compito più difficile sarà quello di convincere e di portare dalla sua parte tutti coloro che non l'hanno votato: "Il calcio ha bisogno di riforme che si possono realizzare con la completa condivisione di tutte le componenti".