La partita di ieri sera ha offerto al pubblico dello Juventus Stadium un discreto spettacolo, più per i colpi di scena che per il livello tecnico espresso dalle due squadre. La Juve, dopo essere andata in vantaggio subito nel primo tempo grazie ad una stupenda azione di Vidal finalizzata da Tevez, mostra superiorità tecnica e atletica ma non forza il gioco e sta sulle sue. Preferisce le ripartenze in contropiede riuscendo a creare, tra l'altro, ghiottissime palle gol per chiudere il match. Per tutto il primo e il secondo tempo la Juve crede di avere nelle mani la partita, sente che ha la possibilità di poter fare quello che vuole con l'avversario, fino a quando Icardi la punisce siglando il gol del pareggio.
Da lì in poi l'Inter cresce, prende fiducia in se stessa e comincia a rendersi pericolosa. Dà segnali di essere ancora in gioco e di poter addirittura vincere la partita, ma Icardi spreca da due passi il gol che avrebbe messo K.O. la Juve. Da lì in poi le squadre si allungano e la nessuna della due riesce a mettere a segno il gol-vittoria.
Il carattere alla squadra di Allegri non è mancato, specialmente dopo l'amara sconfitta in Supercoppa contro il Napoli, la Juve aveva voglia di rivalsa e questo si è visto in campo: i giocatori arrivavano sempre primi nei contrasti e recuperavano palla come se nulla fosse, ma la vera difficoltà la squadra di Allegri la trova quando è davanti al momento di chiudere la partita e non lo fa.
Dopo il gol di Tevez non ha raddoppiato per merito di Handanovic, ma anche per insufficienza di convinzione nelle conclusioni e nel dettare l'ultimo passaggio.
Era successo contro il Torino, e lì ci fu Pirlo a salvare i tre punti; è successo in Supercoppa contro il Napoli, quando aveva in mano il risultato e si è fatta rimontare e battere ai rigori; succede anche ieri sera, e questo dovrebbe suonare per Allegri come un campanello d'allarme: errori cosi ripetuti in campionato non verranno perdonati in Champions, dove tra la difficoltà imposta dagli avversari e la limitata durata della competizione sarà facile essere puniti alla prima disattenzione.
Questa Juve si è forte, ma c'è da migliorare per primo la gestione delle partite, soprattutto quando c'è da imporre il proprio gioco e non dare spazio agli avversari; migliorare la concentrazione nelle fasi finali delle partite; trovare maggiore precisione nelle conclusioni in modo da chiudere e gestire al meglio le energie per il campionato.