La vigilia del 224esimo derby d'Italia porta un Roberto Mancini fiducioso sulle possibilità della sua Inter, attesa al primo vero crash test della sua gestione tecnica: la Juventus di Massimiliano Allegri non può permettersi di lasciare punti se vuole tenere a distanza la Roma nel duello scudetto, oltretutto in una gara storicamente molto sentita tra le due tifoserie.

"Non c'é un modo per battere per la Juve, bisogna essere solamente molto bravi- esordisce il tecnico nerazzurro- E' una classica del calcio italiano, e in queste gare, se resti concentrato, puoi battere chiunque.

Siamo l'Inter, un grande club, e tutti i match vanno giocati per vincere. Poi il finale può essere diverso, ma é importante avere una mentalità di un certo tipo. Facendo risultato in partite così importanti qualcosa può cambiare, soprattutto per l'autostima dei ragazzi. Domani non voglio vedere una squadra che scende in campo credendo di giocare una partita impossibile. Non credo che tra Juventus e Inter ci sia la differenza che si é vista in classifica nelle ultime stagioni".

Insomma, un Mancini che non parte sconfitto e aspetta l'incrocio con i bianconeri speranzoso che un'eventuale vittoria dei suoi possa rappresentare la svolta in una stagione finora tribolata; il tecnico di Jesi é però consapevole che sulla carta i campioni d'Italia in carica abbiano ancora qualcosa in più.

Alla domanda su chi toglierebbe agli avversari, il tecnico jesino risponde così: "Pirlo é il loro miglior giocatore, ha una qualità enorme e il gioco passa dai suoi piedi. Tevez é un lottatore ed é molto pericoloso là davanti- continua- Ma dobbiamo stare attenti a tutti perché la Juventus é una grande squadra. Per vincere domani dovremo fare la gara perfetta".

Inevitabile allora parlare di mercato: preso Podolski (arrivato il transfer ma "andrà in panchina. Ancora non ha avuto la possibilità di allenarsi coi compagni"- spiega Mancini), si parla con insistenza di Shaqiri e Lavezzi, entrambi sui radar Inter. Sul primo: "Sì, può fare al caso nostro ma é un giocatore del Bayern Monaco.

Può giocare in tutte le posizioni d'attacco". Mentre sul Pocho: "Lo conosciamo, é un grande giocatore. Credo sia molto difficile in questo momento. Poi non so cosa potrà succedere, c'é da aspettare".