Dopo quel rovente pomeriggio di luglio che sentenziava il divorzio consensuale tra la Juventus fotball club e Antonio Conte, il rapporto tra le due parti non è stato dei migliori. Numerosi sono stati i confronti e le frizioni, con il nuovo allenatore Max Allegri a favore di quest'ultimo. Conte,nel momento in cui è diventato Commissario tecnico della Nazionale, ha chiesto maggiore disponibilità dei giocatori di club, compresi gli juventini, per la costruzione di un gruppo solido nella Nazionale.

Quest'oggi l'ex allenatore della Vecchia Signora, reduce dalla vittoria di tre scudetti consecutivi e di due Supercoppe, è tornato nel campo di allenamento dove ha costruito le sue fortune da allenatore dal 2011 al 2014 con la Juventus, nella nuova veste di allenatore della Nazionale, per completare il suo tour di visite ai diversi club di serie A.

L'accoglienza è stata delle migliori, un numeroso gruppo di tifosi nostalgici del condottiero, si è presentato a Vinovo per rendergli onore. Appena approdato nel centro sportivo, ha incontrato il team della dirigenza juventina, Agnelli, Marotta, Nedved e Paratici. Si è parlato di attualità del calcio italiano, della situazione in casa Juventus e del tema spinoso degli stage proposti dallo stesso Conte. Al termine dell'incontro il clima finalmente è stato sereno. In un secondo momento, Conte ha seguito l'allenamento incontrando anche Massimiliano Allegri. Finalmente pace è fatta, e il rapporto tra il club e l'allenatore della Nazionale rimane aperto, sia per la collaborazione dei giocatori, sia per un eventuale ritorno sulla panchina dello Juventus Stadium, che i tifosi gradirebbero certamente.

All'uscita dai cancelli, Conte ha risposto soddisfatto alle domande: "È andato tutto bene, non poteva andare diversamente d'altronde" e ha espresso la sua impressione: "È sempre bello tornare qui, senza dubbio anche sentire il calore dei tifosi".

Gli obiettivi di Allegri e di Conte sono sicuramente divergenti. Ognuno cerca di fare il meglio possibile: il primo è giustamente geloso delle prestazioni dei suoi giocatori, per il bene e i risultati del club, mentre il secondo preme per avere maggiore disponibilità di questi in Nazionale, in modo da far gruppo e far apprendere gli schemi ai calciatori. Non sarà facile conciliare i due obiettivi, ma sicuramente con la collaborazione e il dialogo si arriverà ad un punto d'incontro.