Solo 5 anni fa, ci sarebbe stata una vera sfida tra i tecnici disposti ad accomodarsi sulla panchina rossonera. Oggi è invece una panchina che scotta per responsabilità, ma sopratutto perché la piazza non ne può più di annate deludenti e chiede di ripartire con un progetto ed un tecnico serio e preparato dalla prossima stagione, dove con ogni probabilità a sedersi in panchina non sarà Filippo Inzaghi, che rischia anzi di non essere più in panchina già nella gara di Firenze, se dovesse andare male quella contro il Verona nella prossima giornata.

Ma chi sostituirebbe Inzaghi a stagione iniziata?

Il sostituto, in caso il Milan fallisse l'impegno contro il Verona, non dovrebbe essere nessun grosso nome, per quelli se ne discuterà in altre sedi a fine campionato. La soluzione interna è la più accreditata, il nome che va per la maggiore a Milanello riguarda Mauro Tassotti , dopo tanti anni in seconda, lo storico difensore rossonero potrebbe per qualche mese guidare la squadra fino al termine della stagione, dove anche esso sembra destinato poi a salutare definitivamente l'ambiente Milan. Suggestiva è invece l'ipotesi lanciata dall'edizione odierna di Repubblica che vedrebbe Brocchi, attuale allenatore della primavera, traghettatore insieme a Filippo Galli. Resta da capire se l'ex centrocampista di Lazio e Milan, sia disposto a rischiare tutto per pochi mesi in un Milan disastrato.

Certo è che la situazione di Brocchi, in caso di risultati positivi potrebbe aprirgli una carriera, magari in rossonero, a differenza di quella di Tassotti che sarebbe solo un tappabuchi fino al termine della stagione in corso.

Il punto che tiene banco tra i tifosi, è però il nome della prossima stagione. Scetticismo enorme gira proprio attorno ai nomi di Brocchi e Gattuso, visti come un Inzaghi bis. Anche se per l'ex centrocampista calabrese si tratterebbe di un tecnico che un po' di gavetta altrove è riuscito già a farla.

Il nome attualmente più in voga e che sembra convincere il presidente Berlusconi è quello di Vincenzo Montella attuale tecnico della Fiorentina e corteggiato anche dal Napoli, sembra il nome giusto per un progetto che mescolerà freschezza ed esperienza. I sogni sono rappresentati dal ritorno di Carlo Ancelotti, nel caso decidesse di chiudere il suo ciclo a Madrid: non ci sarebbero problemi economici, dato che "il figliol prodigo" accetterebbe una riduzione dell'ingaggio in vista di un ritorno a casa.

Il problema è rappresentato dalla corte di squadre come Bayern Monaco e Manchester City. Altro sogno, non troppo nascosto di Berlusconi è il nome di Pep Guardiola, ma qui per ragioni d'ingaggio l'affare pare complicato. Utopica è invece la vicenda che vedrebbe Antonio Conte lasciare la nazionale per lanciarsi nella suggestiva sfida rossonera. Resta invece sempre in corsa l'ipotesi che porterebbe a Luciano Spalletti come principale alternativa a Montella.