Supremazia cittadina, supremazia territoriale, per anni il derby della Capitale è stato essenzialmente questo, ma quest'anno, invece, sarà una vera e propria sfida a distanza per il secondo posto, con Napoli, Fiorentina e Sampdoria pronte a inserirsi nella mischia. La classifica è chiara, Roma 53, Lazio 52, un solo punto separa giallorossi e biancocelesti, e il secondo posto fa molta gola.

La Roma di Rudi Garcia, partita per vincere il Campionato, si ritrova a 14 punti dalla capolista Juventus, fuori dall'Europa e fuori dalla Coppa Italia. Domenica scorsa, a Cesena, ha ritrovato il successo, con una rete di Daniele De Rossi, e ha così scongiurato l'incubo sorpasso, incubo che però potrebbe essere rimandato soltanto di una settimana.

Infatti, calendario alla mano, il prossimo turno di campionato sarà ostile ai colori giallorossi. La Roma ospiterà all'Olimpico il Napoli di Benitez, all'ultima chiamata alle armi per non far scappare via la seconda piazza, mentre la Lazio sarà di scena al Sant'Elia, contro il Cagliari di Zeman, squadra strana e folle che ha già mezzo piede in cadetteria.

La Lazio di Stefano Pioli, si gode il suo momento di favola, con sei successi consecutivi, ha ripreso la Roma e adesso sembra lanciatissima verso la seconda piazza. Trascinata dal fenomenale Felipe Anderson, una vera e propria supernova per gli aquilotti, e con elementi del calibro di Marchetti, Candreva e Miro Klose in rosa, la Lazio vola e tra le pretendenti al secondo posto sembra essere la squadra meglio attrezzata, di certo è la più in forma.

Lo scontro diretto ci sarà soltanto alla 37^ giornata, la penultima di Campionato, e molto probabilmente sarà un dentro /fuori, un mors tua vita mea, il secondo posto dà l'accesso diretto alla prossima Champions League, e dopo lo scontro scudetto dei primi anni 2000, e la finale di Coppa Italia del 26 maggio 2013, Roma e Lazio potrebbero tornare a giocarsi qualcosa di veramente importante per la loro storia.

Tutto in 90 minuti, fondamentali, in casa giallorossa per non buttare una stagione intera, e invece, in casa biancoceleste per condire la torta con la classica ciliegina. Come sempre, spetta soltanto al campo l'ardua sentenza