Il mercato in entrata e in uscita della Viola praticamente inzia di fatto questa settimana. Dopo l'annuncio tanto atteso del nuovo allenatore, il d.s. Pradè ha iniziato le grandi manovre per potenziare la nuova Fiorentina, sempre nel rispetto dei dettami imposti dai Della Valle, che costringeranno la dirigenza a dover operare riducendo il tetto salariale della rosa gigliata. Quasi fatta per Ilicic al Bologna, dopo il totale accordo tra le parti, anche se manca il consenso dello sloveno che chiede un ingaggio elevato. In uscita anche Mario Gomez, conteso tra Monaco e Liverpool, ma sicuramente dato in partenza come confermato dallo stesso Paulo Sousa che avrebbe dato il benestare per la cessione dell'attaccante tedesco.

In pole per l'attacco viola Mattia Destro, che non ha gradito la soluzione Monaco e preferirebbe rimanere in Italia. Roma e Fiorentina stanno trattando sulla formula, possibile anche un prestito con diritto di riscatto a favore dei viola.

Il caso Salah ormai vicino alla soluzione

Salah darà la risposta definitiva entro domani sulla propria permanenza in viola. A giudicare da quanto pubblicato dai tabloid inglesi il giocatore avrebbe già un accordo di massima con l'Inter che ha promesso al giocatore un ingaggio da 3 milioni netti a stagione, più la promessa di una squadra che tornerà in Champions la prossima stagione. La dirigenza viola spera ancora ma si cautela cercando sul mercato un eventuale sostituto dell'esterno egiziano individuato nell'argentino Lucas Ocampos, l'estroso centrocampista di proprietà del Monaco. Ancora aperta la questione portiere, con Mirante e Storari in pole come alternativa al rumeno Tatarusanu che non ha convinto del tutto la piazza. Sempre viva l'ipotesi che porta al centrocampista offensivo del Basilea, Xhaka, nome caldeggiato da Paulo Sousa, ed elemento cardine della sua passata stagione in terra elvetica nello scacchiere tattico del Basilea. Il giocatore avrebbe dato il proprio assenso al trasferimento a Firenze, ma per ora permane la distanza tra l'offerta viola e le pretese esose del Basilea.