La stagione calcistica che si sta per concludere verrà ricordata dai tifosi juventini come una delle più esaltanti e, sotto certi aspetti, anche sorprendenti di tutta la storia del club sabaudo. Certo, la Juve veniva già da tre scudetti consecutivi e da numerosi record con Conte e, almeno in ambito nazionale, la concorrenza era già ridotta al lumicino, però quello che ha fatto la squadra di Allegri quest'anno è qualcosa di raro.

L'iniziale sostituzione del tecnico

Prima di tutto c'è da segnalare la partenza difficile, con le dimissioni improvvise (almeno ai più) di Conte e le conseguenti difficoltà, anche con i tifosi, incontrate da un Allegri imbarcato in fretta e furia.

Tutte queste difficoltà sono svanite come neve al sole dopo che il tecnico di Livorno ha potuto lavorare con tranquillità, appoggiato in tutto e per tutto dalla società e seguito diligentemente dai giocatori.

Il capolavoro tattico di Allegri c'è stato quando ha mutato in corsa (e non subito, come qualcun'altro avrebbe erroneamente fatto) il modulo passando dal precedente 3-5-2 al 4-4-2, più consono alle proprie corde e allo scenario europeo. Il 3-5-2 è stato comunque conservato per affrontare certe partite o per mutare tatticamente alcune gare bloccate, e questo aspetto ha reso più duttile e imprevedibile la squadra. E in più, puntando più sul gioco e meno sulla corsa, il nuovo tecnico ha fatto rifiatare la squadra e ha dato più libertà tattica a certi giocatori.

Il buon rendimento di molti giocatori

In tutto questo metteteci anche una delle migliori stagioni in assoluto di Tevez, la costanza di Marchisio, di Buffon, di Chiellini e di Bonucci, il grande inizio di campionato di Pogba, l'esplosione di Morata e l'innesto di buone riserve come Pereyra, Coman e Sturaro, e così vi spiegherete questa stagione trionfale.

Senza dimenticare che la Juve ha dovuto rinunciare per buona parte della stagione a Pirlo e a Barzagli, due titolari molto importanti; e Vidal, reduce da un infortunio, ha impiegato del tempo per ritornare in forma.

Ora si va verso l'ultimo, grande evento, la finale di Champions, dove la Juve non ha il ruolo di favorita ma, con una partita perfetta e un po' di fortuna, potrebbe togliere il sorriso a re Messi.

In ogni caso, con o senza vittoria della Champions, la stagione della Juve rimarrà memorabile e, sotto molti aspetti, difficile da ripetere, perché attualmente la concorrenza, a livello italiano, è ridotta al lumicino.