Anche quando arrivò il famigerato Mr. Bee a Milano, in tanti faticavano a crederci: Berlusconi stava per cedere il Milan. Difficile immaginare l'ex Premier senza il suo Milan, una creatura che ha fortemente voluto e con la quale ha vinto tutto. Certo, gli anni sono passati e il calcio è fatto di cicli. La squadra rossonera sta vivendo una lunga fase di declino, lontana da palcoscenici importanti. I tifosi mugugnano, altri protestano con forza. C'è chi vorrebbe vedere Berlusconi lontano dal Milan chi, invece, non nega l'importanza che ha avuto per la squadra.
Ma la memoria non appartiene al calcio. L'unica cosa che conta sono i risultati, le vittorie. Lo sa bene Inzaghi che, nonostante il suo attaccamento al Milan, dopo un solo anno alla guida della panchina rossonera, è stato esonerato. I pessimi risultati, e le conseguenti perdite economiche, hanno spinto Silvio Berlusconi a prendere l'amara decisione di privarsi del Milan. Da tempo si parla dell'esistenza di due cordate, entrambe asiatiche ma l'unica a essersi mossa concretamente, o almeno alla luce del sole, è stata quella guidata da Mr. Bee. Il CEO di Thi Prime è tornato ieri sera a Milano, lo ha fatto in gran segreto. Dall'aeroporto è andato ad Arcore dove ad attenderlo c'era il proprietario del Milan.
La riunione ha avuto inizio intorno alle ore 23. Si è protratta oltre l'1:00.
Berlusconi non vende il Milan
Mr. Bee, stanco dei temporeggiamenti di Berlusconi, avrebbe un'offerta vicina al miliardo di euro. Praticamente il doppio rispetto all'ultimo incontro. Ma Mr.Bee voleva acquisire il 100% del Club. Del resto, l'intenzione del magnate asiatico è sempre stata questa: entrare in pieno possesso del club rossonero, seppur procedendo per gradi e Berlusconi lo sapeva.
Ma anche così, l'ex Premier era riluttante. Non accettava l'idea di non comandare o comunque farlo dovendo dare conto ad altri. Quando Mr. Bee gli ha fatto l'offerta (roba da far tremare i polsi a chiunque), Berlusconi è rimasto calmo e ha rifiutato. Ha fatto sapere che accetterà di cedere soltanto quote di minoranza del club.
Difficile - visto l'investimento richiesto - Mr. Bee accetti di giocare un ruolo di secondo piano, accontentandosi della fetta più piccola del Milan. A questo punto, è probabile che il magnate asiatico rinunci definitivamente all'acquisto del club rossonero.