Mentre i maggiori campionati del vecchio continente sonofermi, con tutte le compagini intente a rinforzarsi per assecondare ognuna ipropri rispettivi obiettivi, oltreoceano prosegue la Major League Soccer. Il campionatonordamericano (visibile ogni fine settimana su Eurosport) sta entrando nellasua fase calda e domenica prossima è atteso l’esordio di Andrea Pirlo.

L’esordio di Pirlo

L’ex centrocampista di Juventus e Milan scenderà in campoallo Yankee Stadium, tempio del baseball prestato al soccer, per affrontare l’Orlandodell’amico ed ex compagno, Ricardo Kaka.

Pirlo spera di ripetere l’ottimoesordio della scorsa settimana di Steven Gerrard, già a segno nella rotondavittoria di Los Angeles su San Jose, anche se le prospettive immediate dei “Citizens”non sembrano paragonabili a quelle dei Galaxy. La formazione newyorkese (nuovafranchigia in MLS) è infatti al momento penultima con 21 punti nella EasternConference, staccata di otto lunghezze dai “cugini” dei Red Bulls. L’accessoalla zona play off per Pirlo, David Villa e il New York City non è ancoraprecluso, ma servirà da subito il miglior Pirlo per far girare la squadra.

Azzurro Italia e azzurro City

Un Pirlo che sarà sempre e comunque osservato dallo staffdella nazionale anche nel corso di un’esperienza molto meno esotica di quantonon fosse solo pochi anni fa.

È vero che la Major è, al momento, a un livello “ibrido”fra Championship e League One inglese (seconda e terza serie) specie per la diffusaimpreparazione di allenatori ancora troppo scolastici ma il miglioramento e lavolontà di crescere del movimento sono palpabili. I top players che stannoscegliendo gli Usa, oggi più che mai, saranno decisivi per far salire dilivello un calcio dalle immense potenzialità ma ancora distante dai maggiori campionatieuropei.

In ogni caso, le ottime performance di squadre americane e canadesipresenti in MLS nelle competizioni continentali, avvicina il calcio made in Usaa quello, ben più rinomato, del vicino Messico.

Giovinco, il vero top player della MLS

Se Andrea Pirlo potrà ancora aspirare a vestire l’azzurroitaliano (oltre a quello “City”) per dar corpo alle sue ambizioni di disputareil prossimo Europeo, a maggior ragione potrà sperare nella chiamata di Contequello che, forse, ad oggi è il vero top player della Major.

Parliamo diSebastian Giovinco che, a suon di goal e di prestazioni, sta letteralmentespopolando nella sua Toronto con giocate che lo elevano a “Messi della Major”. Sela formazione in maglia rossa può ancora dire la sua è, soprattutto, per leiniziative individuali della coppia formata dalla “formica atomica” e da JayAltidore.

Gente che, al top della condizione e in età ancora non avanzata, fala differenza negli Usa. Come capita per tutti quei calciatori non ancora “bolliti”e reduci da esperienze nel vecchio continente come Clint Dempsey e ObafemiMartins, giocatori che a Seattle offrono goal e spettacolo.

Dal soccer al football?

Infine, una menzione per un paio di prospetti “made in Usa”come l’attaccante di San Jose Chris Wondolowsky e il difensore dei Red Bulls MattMiazga.

Se il primo, ormai 32 enne, è una garanzia in patria, Miazga potrebbe –se affinasse le sue qualità un pochino magari - aspirare a un’esperienza europea. JurgenKlinsmann, ottimo C.T. e tra i fautori del soccer globalizzato, di certoringrazierebbe.