Al termine della stagione in Major League Soccer, ovvero a novembre, l'ex stella del Real Madrid Raul, all'età di 38 anni,si ritira dal calcio giocato ed è lui stesso da New York a confermare le voci che dapprima sono rimbalzate proprio dalla Spagna. Una stella genuina, autentica, che si è inserita e integrata perfettamente in una formazione, quelladei Galacticos, condita da nomi altisonanti come Zidane, Ronaldo, Roberto Carlos ma mai apparendo in prima pagina nei magazine per bravate o donne conosciute.
Per Raul ha sempre parlato il campo e i suoi tanti allenatori che lo hanno avuto, a cominciare da Del Bosque in quel Real Madrid stellare e per finire con Felix Magath, che lo ha voluto fortemente nello Schalke 04 dove l'ex madridista oltre a superare altri record ha regalato forse le ultime buone prove della squadra di Gelsenkirchen in campo europeo.
Carriera
Il nome di Raul diventa leggenda con la maglia del Real Madrid, dove nella sua carriera ne è stato anche il capitano, attualmente il suo ricordo e il suo record di reti è stato offuscato da Cristiano Ronaldo che realizza gol a grappoli, dove però a differenza degli anni dove il protagonista era Raul, la supremazia merengue era marcata rispetto all'attuale dominio blaugrana sia in campionato che in campo europeo.
Nella sua carriera, chiusa da giramondo, ha realizzato nei blancos ben 77 reti nelle coppe europee e 44 con la Nazionale iberica, altro record superato solo da David Villa. Raul rimane comunque il giocatore con più presenze nel Real Madrid, ben 741 e nella sua appartenenza al club più titolato di Spagna è ancora oggi il più vincente.
Infatti con il Real Madrid ha vinto 6 titoli nella Liga, 3 Champions League, 2 Coppe Intercontinentali e una Supercoppa Europea.
Il suo rapporto con il Real Madrid va oltre ai gol e ai titoli vinti, infatti quando nel 2010 capisce di dover lasciare il posto alla rinascita merengue saluta il pubblico del Santiago Bernabeu in lacrime con la sciarpa del club al collo e tutto lo stadio tributa il miglior arrivederci per la sua leggenda che per 18 anni è stata la sua bandiera..
Non male per un ragazzo che partì dalle giovanili di quell'Atletico Madrid acerrimo rivale dei blancos.
Nel 2010 così passa alla corte di Felix Magath, che allora allenava lo Schalke 04, il suo esordio non è stato facile ma poi in silenzio e con i gol ha conquistato tutti, trascinando in una bellissima cavalcata lo Schalke in Champions League oltre le aspettative della dirigenza e del pubblico.
La stagione successiva contribuisce in modo determinante alla vittoria della squadra di Gelsenkirchen della Supercoppa tedesca contro il Borussia Dortmund, ma a fine stagione non rinnova con i tedeschi ed emigra in Qatarall' Al-Sad dove farà soltanto una stagione. Poi l'esperienza nel Cosmos negli States sulle orme di un altro grandissimo del calcio, Pelè.
Attualmente Raul, oltre ad essere un giocatore della squadra americana nella Major League Soccer, ne è anche il responsabile tecnico del settore giovanile, lo stesso ruolo che potrebbe ricoprire nel suo Real Madrid se quella famosa promessa di Florentino Perez datata 2010 trovasse da novembre conferma. Il ritorno di Raul al Real Madrid nell'organigramma societario può diventare realtà.