Nuovo capitolo nell'inchiesta relativa alla problematica del calcio scommesse in Italia: dopo la maxi operazione condotta dalle forze dell'ordine della Polizia di stato nello scorso mese di maggio, e la notizia di chiusura delle indagini, sono giunte le prime richieste di deferimento da parte della Procura Federale della FIGC guidata dal Stefano Palazzi. Tra coloro che sono finiti sulla lunga lista del magistratoben 29 sono le società coinvolte tra Serie B,Lega Pro, Dilettanti e dei tornei diEccellenza delle regioniCampania, Calabria, Puglia e Sardegna.

Una indagine partita da intercettazioni tra uomini di sport, calciatori, dirigenti e addetti ai lavori che in ben poco tempo si è ampliata a macchia d'olio.

Le richieste

Sono quelle formulate a tutte le parte coinvolte nell'operazione denominata Dirty Soccer e relative ad accuse di responsabilità presunta nei confronti dei seguenti club: Livorno (SerieB), Monopoli, Scafatese, Nerostellati Frattese, Fidelis Andria, Juve Stabia (relativa alla gara contro la Lupa Roma giocata l'11 novembre 2014), Pavia, Cremonese, Prato, Aversa Normanna (Lega Pro).A titolo di responsabilità oggettiva i deferimenti sono giunti per i club di Lega Pro:Neapolis (all'epoca dei fatti denominata Turris Neapolis), Akragas Cittadeitempli, Pro Ebolitana, Comprensorio Montalto, Sanova, Puteolana 1902 Internapoli, Hinterreggio, Juve Stabia, Sorrento, Due Torri, L’Aquila, Santarcangelo, Maceratese, Grosseto, Aurora Pro Patria, Torres, Tuttocuoio-San Miniato, Barletta, Vigor Lamezia e Catanzaro.

Per quello che concerne i tesserati, il capo d'accusa più importante e' quello relativo al reato di associazione per il quale sono stati deferitiAntonio Ciccarone (tesserato Neapolis s.r.l.),Mario Moxedano, dirigente della stessa Neapolis,Antonio Palermo e Francesco Molinodirigenti della società Asd Comprensorio Moltalto Uffugo,Salvatore Astaritacalciatore tesserato con l'Usd Akragas Cittadeitempli edEmanuele Marzocchi e Pasquale Izzo calciatori all'epoca dell'Ssd Puteolana 1902 Internapoli. Per tutti questi soggetti il capo d'accusa è dicommettere una serie indeterminata di illeciti disciplinari.