Parafrasando una commedia americana si potrebbe parlare di autentica ''rivolta degli ex''. Non sono state proprio parole dolci e lusinghiere quelle che Paolo Maldini e Nicolas Burdisso, nei confronti rispettivamente di Milan e Roma. Il primo, come noto, è stato una bandiera dei rossoneri, vincendo praticamente tutto. Ma non avendo poi un proseguo nel club come dirigente. Di fatti oggi è direttore sportivo del Miami FC e non sente nessuno della società milanista da ormai sei anni. Società della quale oggi critica pesantemente lo storico direttore generale Adriano Galliani.
Il secondo, invece, è da alcuni anni una colonna del Genoa di Gasperini. E parlando dei giallorossi ha usato parole pesanti per Totti e per l'ambiente giallorosso in generale. Ecco cosa hanno detto.
Per Maldini 'Galliani dovrebbe essere affiancato'
Maldini è stato intervistato nell’ultima puntata de I Signori del Calcio, in onda su Sky Sport. Ha affermato che se il Milan vuole tornare a vincere serve chiarezza, idee e investimenti. ma soprattutto, gente che ne sappia di calcio. Su Galliani dice che pur essendo ''un grandissimo dirigente, è un po’ carente nella zona calcistica, ossia nel decidere e valutare giocatori. Lì dovrebbe essere affiancato”. La situazione del doppio amministratore delegato non gli piace assolutamente.
Pur avendo sentito vari giocatori, non sente Berlusconi dall'ultima partita giocata. Ossia sei anni. Vorrebbe essere coinvolto in un progetto ma vuole ragionare con la sua testa. Cosa che forse a qualcuno in quel di Milanello non piace. Parlando del presente, non ha condiviso l'idea di prendere due esordienti come allenatori (Seedorf e Inzaghi), una scelta azzardata.
Mentre promuove Mihajlovic. Quanto al futuro, potrebbe entrare nella FIFA, ma tutt'al più come collaboratore.
Per Burdisso 'Totti non è un leader e non c'era cultura del lavoro'
Intervistato da La Gazzetta dello sport, Nicolas Burdisso ha parlato della sua esperienza alla Roma. Su Totti dice che è fantastico ma non è mai stato un vero leader.
Tanto che a suo dire: ''De Rossi è stato troppo buono, non ha mai voluto scavalcarlo''. Poi afferma che a Trigoria non c'è mai stata una vera cultura del lavoro, portata solo da Luis Enrique. Ricordando i suoi allenatori, afferma che Spalletti e Montella impazzivano di rabbia. Quest'ultimo usava i gps e alla fine diceva: ''Avete lavorato in modo imbarazzante''.