Nel variopinto campionato di calcio italiano non sono mancati calciatori giapponesi. Anche dotati di ottime qualità tecniche. Il primo in ordine di tempo fu Kazuyoshi Miura, che negli anni '90 militò nel Genoa e che gioca ancora oggi. Alla venerande età di 43 anni. Poi fu la volta a fine decennio di Hidetoshi Nakata, trequartista che ha esordito nel Perugia per poi passare alla Roma post-scudetto. Se con gli umbri si distinse tra gol e ottime giocate, coi giallorossi finì prevalentemente in panchina. Qualche anno dopo toccò a Shunsuke Nakamura, nelle file della Reggina per tre anni.
Dove collezionò 81 presenze e undici reti.
Honda al Milan, tra prestazioni altalenanti e accuse
Oggi invece apprezziamo le gesta di Keisuke Honda, approdato al Milan nel 2014 proveniente dal CSKA Moska. Il quale nella prima stagione, dopo un inizio scoppiettante, si è un po’ perso. Nel presente campionato ha un po’ ripreso da dove ha lasciato,. perdendo anche il posto da titolare, sebbene le prestazioni positive nelle ultime gare prima della pausa natalizia lascino ben sperare. Tuttavia, il trequartista giapponese, intervistato dalla più importante agenzia di stampa giapponese, Kyodo News (la nostra Ansa per intenderci), ha lanciato dure accuse alla società. Accuse alle quali ha risposto tra ironia e delusione l'allenatore Sinisa Mihajlovic.
Ecco cosa hanno detto.
Non basta acquistare giocatori ed esonerare allenatori
A riportare le sue parole è Sport Mediaset, sia sul sito ufficiale che sul canale televisivo digitale. Honda afferma che a volerlo fortemente è stato Massimiliano Allegri, ''ma le cose erano destinate persino a peggiorare''. Lui aveva buone intenzioni, per migliorarsi e aiutare la squadra, ma gli allenatori sono stati continuamente esonerati.
Sono passati anche tanti grandi campioni (citandone alcuni), ma afferma che manca progettualità. Infatti, dice: ''Non siamo più nella posizione in cui è sufficiente acquistare qualcuno e sperare che lui da solo sistemi le cose''. Conclude dicendo che il Milan avrebbe le potenzialità per tornare grande, ma dubita che ciò accadrà fino a quando resterà lì.
La replica di Mihajlovic
Interpellato sulle sue parole dal giornalista di Mediaset Carlo Pellegatti, nel corso della conferenza stampa pre-partita, Mihajlovic ha risposto tra delusione e ironia. Ha sottolineato il fatto che Honda parla sempre quando è in Giappone ma non lo fa mai quando è in Italia. Forse perché ha problemi con la lingua italiana e non riesce a farsi capire. Un modo per dire che l'allenatore rossonero le cose preferirebbe gli venissero dette in faccia, e non quando si è lontani. Come lo accoglierà al ritorno dal Sol levante?