Questo è il secondo articolo della lunga intervista esclusiva, realizzata con Raffaele Paolino, ex attaccante del Cagliari dal 1989 al 1991. La prima parte dell'intervista era legata ai suoi trascorsi al Cagliari. In quest’ ultima parte dell'intervista, ci soffermiamo invece sul presente del Cagliari ed altre curiosità generiche.

Il Cagliari attuale ed altre curiosità

Raffaele segui il Cagliari? Che opinioni hai sullo staff?

Certo lo seguo giornalmente, nella primavera c'è Max Canzi che conosco bene, è molto bravo e preparato, gli auguro di vincere coi colori rossoblu.

Anche Beretta è stato un grande acquisto. Rastelli personalmente non lo conoscevo, però ad Avellino (piazza difficile) aveva fatto bene e sta facendo bene anche al Cagliari. La nuova dirigenza ha iniziato male ma si sta riscattando, questa squadra ha un grande attacco. Il Cagliari è la mia squadra del cuore e lo sarà sempre, ogni volta che viene a San Siro vado a vederlo con la sciarpa rossoblu.

C'è una squadra della B che ti piace particolarmente?

Il Crotone è la squadra che mi piace di più, non tanto per la classifica, ma per la grande tenacia e per l'allenatore Juric, lo ritengo uno dei migliori tecnici.

Un calciatore rossoblu che ti piaceva in questi anni? Il mister Ivo Pulga (tuo ex compagno) attualmente non sta allenando, eppure aveva fatto bene col Cagliari, un parere?

Ho apprezzato molto Daniele Conti. Per Pulga, ti rispondo che nel calcio purtroppo ci sono dei misteri incomprensibili e spesso chi merita viene escluso.

Hai risentito qualche ex compagno del tuo periodo? Il tuo gol, che ricordi con piacere?

Sento ogni tanto Provitali e Rocco, è molto difficile tenere rapporti dopo, perché si ritorna alla vita comune e ci si allontana.

Il gol che ricordo con più piacere è stato il primo contro il Brescia.

Ai tuoi tempi giravano voci che il trio uruguaiano tendeva un po' ad isolarsi dal gruppo, voci fondate?

Non è vero che si isolarono dal gruppo, io dal ritiro feci coppia in camera con Herrera. Per uno straniero che arriva in Italia, i primi mesi sono difficili anche per la lingua e l'adattamento.

A mio modo di vedere, Enzo Francescoli è stato determinante per la salvezza, perché oltre ad essere un fuoriclasse era anche un grande trascinatore nello spogliatoio.

I migliori/peggiori mister che hai avuto? Un allenatoredi oggi che apprezzi e un parere su Zeman.

I migliori allenatori che ho avuto: Ranieri e Trapattoni, i peggiori: Zaccheroni e Oddo. Un allenatore che mi piace molto è Sarri. Zeman è un grande, però pecca sempre nella fase difensiva.

Hai un obiettivo/sogno da realizzare?

Il mio sogno sarebbe quello di ritornare in Sardegna, magari lavorando come mister delle giovanili, sarei felice anche per un'opportunità in qualche squadra "minore".

La differenza tra il calcio di oggi e quello dei tuoi tempi?

La differenza è semplice, prima si giocava per la maglia, ora solo per i soldi. Era un altro calcio, fatto di attaccamento alla maglia, sofferenza e sudore, tutto speso per i tuoi tifosi. Il calcio di oggi è prevalentemente uno spettacolo finalizzato agli interessi economici.

I tuoi idoli da bambino ed un attaccante di talento di oggi.

I miei idoli erano Altobelli e Beccalossi. Per gli attaccanti in questo momento è dura, l'unico con talento è Balotelli ma purtroppo ben poca testa.

Concludiamo con le ultime curiosità. Ricordi ancora la città e dove abitavi? Sei ritornato in Sardegna? Il tuo piatto sardo preferito?

Ricordo tutto di Cagliari, mi piaceva il centro storico: le sue viuzze e i suoi quartieri con il porto, mi hanno sempre incantato.

Il primo anno abitavo dietro l'Amsicora, il secondo nel quartiere "Sa Tiaca". In Sardegna da turista ci torno sempre, in villeggiatura vado a Villasimius e il mio piatto preferito è il porceddu. Grazie a voi di tutto, è stato un piacere. I tifosi del Cagliari rimarranno sempre nel mio cuore, un abbraccio. Raffaele Paolino.