Dopo mesi di silenzio quasi assoluto, José Mourinho torna a parlare. Lo fa ai microfoni del Mail on Sunday, rilasciando la prima intervista successiva al suo addio al Chelsea. L'allenatore portoghese ammette di sentire molto la mancanza della panchina e di voler tornare al più presto ad allenare:“Non posso certamente dire di essere felice in questo momento - ha esordito lo Special One - Non posso essere completamente contento finché non sarò tornato in panchina: è quello il mio habitat naturale. È vero, ho la mia famiglia, ma il calcio per me è fondamentale per essere davvero felice.

Voglio tornare a lavorare, ho bisogno di nuove sfide”.

Futuro in Premier?

Il suo futuro potrebbe essere ancora in Premier League, anche per questioni familiari: “Ho allenato nei tre top campionati del mondo, quello inglese, quello spagnolo e quello italiano - ha detto l'ex tecnico di Inter e Porto - Ma la mia famiglia è a Londra e i miei figli hanno bisogno di stabilità. Sicuramente posso dire che tornerà ad allenare presto. Senza lavoro non mi diverto, ho bisogno di sentirmi in competizione ogni settimana”.

Infine una rivelazione sul suo carattere: “La gente è portata spesso a pensare che io non sia una persona umile, ma è completamente falso: io lo sono e anche molto - ha assicurato Mou - Sono sempre disposto a imparare dalle persone che sanno qualcosa più di me.

Il mondo del calcio è competitivo, nel calcio nessuno è disposto a perdere. Quando vinci una volta, puoi vuoi farlo altre due, tre, quattro volte. Io non sono stanco di vincere. Se lo fossi lascerei il posto a qualcuno che ha più voglia di me”.

United o Real?

Insomma, Mourinho è pronto a tornare in pista. E le pretendenti non mancano.

In pole position sembra esserci sempre il Manchester United, ma non si tratta dell’unica squadra: anche il Real Madrid ha una mezza idea di provare a riportarlo al Bernabeu, senza contare la possibile pista Inter; i nerazzurri mai hanno dimenticato il tecnico del Triplete e se i risultati non dovessero migliorare Erick Thohir potrebbe decidere per il colpo a sorpresa. Stavolta in panchina.