La Juventus si è aggiudicata una partita importante in chiave scudetto superando il Napoli di misura nello scontro diretto allo Juventus Stadium di Torino. Sicuramente si sono affrontate le migliori formazioni del Campionato italiano (miglior attacco, quello dei partenopei, contro la miglior difesa, quella bianconera). Il sorpasso al vertice si è concretizzato soltanto nei minuti finali di gioco a conclusione di una sfida in sostanziale equilibrio.

Il match in sintesi

Il Napoli ha giocato a viso aperto, alla pari della Juventus, in modo aggressivo finché le energie lo hanno sostenuto.

In una partita tattica, molto equilibrata, con pochissime occasioni da gol, gli uomini di Sarri hanno profuso il massimo impegno lottando contro un avversario temibile capace di punire ad ogni minima distrazione. Il Napoli ha combattuto con grinta sbattendo però inevitabilmente contro il muro della difesa juventina (Barzagli e Bonucci non hanno fatto rimpiangere l'assenza dell'arcigno Chiellini, indisponibile). L'occasione migliore per il Napoli si è verificata al 34' del primo tempo: l'anticipo provvidenziale di Bonucci, con deviazione in angolo, ha tolto un pallone d'oro dalla testa di Higuain. La vera palla gol dei padroni di casa è stata quella del 16' della ripresa quando Dybala, dal centro dell'area, ha calciato alto vanificando l'ottimo assist di Pogba.

Un saggio e noto proverbio suggerisce:'Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio!', con queste parole si potrebbe sintetizzare la sfida scudetto. Nel momento in cui gli ospiti hanno pensato di gestire il risultato sperando di portare a casa un ottimo pareggio, e mantenere così la leadership in classifica, è arrivato il colpo del ko.

Simone Zaza, subentrato al 12' della ripresa per sostituire uno scialbo Morata, ha approfittato dello spazio eccessivo concesso dalla difesa partenopea per piazzare, a tre minuti dalla fine, una conclusione micidiale imparabile per Reina.

L'analisi

Arrigo Sacchi, in diretta dagli studi di Mediaset Premium, ha espresso il seguente concetto riguardo al match:'Chi vincerà con merito questa sfida prenderà maggiore consapevolezza della propria forza'.

La domanda che sorge spontanea è la seguente: la Juventus ha realmente vinto con merito? In realtà la partita è stata in equilibrio di gioco e in parità di risultato per ben 87 minuti su 90: i padroni di casa sono riusciti a risolverla solo grazie ad una giocata del singolo, ossia Zaza. Quella bianconera è una formazione molto coriacea capace di andare a bersaglio anche in carenza di occasioni da gol sfruttando le disattenzioni, anche minime, degli avversari. Tuttavia, la squadra rivelazione del campionato resta il Napoli che, ai nastri di partenza, veniva sicuramente accreditato come quarta o quinta forza del torneo. Durante questa stagione il Napoli, ben guidato dal suo allenatore Sarri, ha espresso un gioco d'attacco entusiasmante e prolifico di gol grazie alle prestazioni dei suoi campioni del reparto avanzato (Callejon, Higuain, Insigne, Mertens, Gabbiadini) e la difesa è migliorata notevolmente rispetto alle precedenti annate (Hysaj, Koulibaly e Albiol meritano sicuramente un elogio per le performance offerte finora).

A questi calciatori vanno poi aggiunti uomini di qualità a centrocampo come Hamsik, Allan e Jorginho. La domanda posta precedentemente non ha una risposta definitiva, però possiamo affermare che la Juventus (ossia il team che ha investito di più in Italia tra stadio e rosa calciatori), ha avuto soprattutto la capacità di contenere e inaridire il gioco spumeggiante del Napoli. Ad ogni modo i bianconeri sono giunti al record della quindicesima vittoria consecutiva.