Non era facile dimenticare Monaco e quel gol preso al 91’ che ha riaperto le danze in favore dei bavaresi, consentendogli la rimonta e il passaggio del turno, non era facile, ma la Juve ha voltato subito pagina e guardato avanti a un campionato da difendere con le unghie e con i denti. È così che i bianconeri si sono aggiudicati il derby con un sonoro 4-1 che significa primato consolidato ed un importante traguardo raggiunto, quel record d’imbattibilità di Buffon, giunto a 973 minuti senza subire gol che lo consegna, di fatto, alla storia.

Avvio faticoso per i bianconeri, ma ci pensa Pogba

Un derby è sempre un derby, e la Juve, nonostante le scorie da smaltire della Champions, prova a far suo il match sin da subito, anche se con qualche difficoltà. Gli unici squilli del Toro vengono da Benassi e Belotti, nel frattempo la Juve perde Dybala che, subito dopo una punizione dai 30 metri, risente dolore alla coscia, quello stesso che non gli aveva consentito di giocare in Coppa dei Campioni. L’argentino prova a stringere i denti, ma Allegri è costretto a mettere in campo Morata al suo posto. Poco dopo la Juventus ottiene una preziosa punizione, sul pallone va Pogba, il suo destro è perfetto per potenza ed effetto e va ad infilarsi alle spalle di Padelli che nulla può.

È l’uno a zero bianconero.

I bianconeri prendono quota e Khedira sigla il 2 a 0

Il vantaggio ridà vigore alla squadra bianconera che continua ad attaccare in maniera più decisa. Pogba ci riprova da calcio piazzato, ma senza l’esito precedente. Il Torino sembra sparito dalla gara e lascia ormai il pallino del gioco in mano alla Juventus.

Al 42’ è tempo di raddoppiare, Khedira, in azione solitaria, scambia con Mandzukic e superando tre difensori trova uno splendido gol di destro che sancisce il 2 a 0 per gli ospiti.

Ripresa col brivido, ma la Juve rientra in partita

La ripresa si apre con un rigore concesso da Rizzoli al Torino per un fallo di Alex Sandro su Bruno Peres, Belotti dal dischetto ferma a 973 minuti l’imbattibilità di Gigi Buffon, concedendo nuove speranze al Toro che crede nel pareggio.

Intanto nella Juve entra Cuadrado per Lichtsteiner. I bianconeri rispondono al meglio ai tentativi granata, presto vanificati da un’azione da manuale sull’asse Pogba-Morata. Il numero 10 juventino si libera della pressione di Maksimovic e fornisce allo spagnolo il più prezioso degli assist, il canterano aggancia alla perfezione e supera splendidamente Padelli. 3 a 1 per la compagine di Allegri.

Brivido in area bianconera e poi quarto gol juventino a chiudere i giochi

Dopo il terzo gol, la Juve prende un po’ di rischi, al 30’ Maxi Lopez, nonostante la marcatura di Barzagli, riesce a calciare verso Buffon, ormai battuto, a mettere una pezza è Daniele Rugani, ancora una volta autore di una prova di sostanza, che spazza via il più lontano possibile.

La Juve cambia di nuovo marcia e ingrana la quinta, Alex Sandro si procura una punizione dal limite, a prendersene carico è Pogba. Il suo tiro è respinto dalla barriera ma rimbalza ancora una volta su di lui che calcia verso l’area e trova Morata che non può far altro che infilare in rete il pallone del 4 a 1.

È doppietta personale per lo spagnolo, più che mai in grande spolvero. Non accadrà più nulla di rilevante d'ora in poi, se non un cartellino rosso per Khedira che ingenuamente protesta con Rizzoli per un fallo subito.Contro l’Empoli la Juve avrà gli uomini contati, considerata anche la squalifica contemporanea di Bonucci e Alex Sandro, ma di sicuro Allegri saprà ovviare a queste assenze e a continuare la rincorsa verso uno storico quinto scudetto consecutivo.