Centonovanta milioni di euro di debiti, di cui sessanta con il fisco. Il direttore generale di Stazioni Marittime, Edoardo Monzani, stronca i conti del club più antico di Italia mentre è più benevolo circa l'operato del presidente Enrico Preziosi.
Milioni di perdite, allarme rosso in bilancio
"Non conosco il patron del Genoa, ma nutro grande affetto nei suoi confronti. Lo apprezzo moltissimo perchè ogni anno riesce a far sopravvivere la società con degli autentici salti mortali - ha spiegato ai microfoni di Primocanale, durante la trasmissione 'Controcalcio' - il Genoa chiude ogni anno con delle grandi perdite economiche.
Lo scorso anno ha perso dieci milioni di euro, quello prima con ventisei milioni di euro. Poi, per fortuna del Genoa, arriva il calciomercato e sistema le cose, dando continuità alla vita aziendale". La situazione del bilancio rossobluallo stato attuale: "Si sa che il grifone ha un sacco di debiti, una parte di questi debiti è diretta all'ufficio delle imposte. Sono debiti certi, soldi certi. E' un bilancio pre-fallimentare in buona sostanza, come qualunque bilancio che chiude l'anno con un patrimonio netto negativo. In questo caso ci sono gli estremi per portare i libri in tribunale".
Secondo il direttore generale di 'Stazioni Marittime', Preziosi avrebbe fatto dei miracoli contabili in questi ultimi anni: "Il presidente fa delle operazioni lecite, ma sul filo del rasoio.
Basti pensare alla vendita del brand Genoa per fare una plusvalenza. Negli anni successivi ha ceduto le proprie perdite fiscali alla sua Giochi Preziosi. La Giochi Preziosi ha poi immesso dei soldi, creando nuove plusvalenze". C'è comunque un elemento molto allarmante secondoMonzani: "Secondo me il valore del parco dei giocatori del Genoa sta diminuendo drasticamente.Quello delle plusvalenze in sede di mercato è un giochetto destinato a finire, e a quel punto la società non avrà più fieno in cascina. Se Preziosi fino ad ora è riuscito a vendere dei calciatori per effettuare delle plusvalenze, d'ora in avanti rischia di non essere più possibile".